LIBRI IN USCITA
IN PRIMO PIANO
Richard Powers – Operazione anime erranti (La Nave di Teseo, 5 settembre)
La Nave continua con la pubblicazione (e ripubblicazione) di “tutto” Powers in versione italiana; Operazione anime erranti era uno di quelli ancora inediti, ce lo troviamo ora tradotto da Lucia Vighi, e a questo punto manca all’appello (come si suol dire) il solo Plowing in the dark. Viene considerato uno dei romanzi più complessi di Powers, ambientato in un reparto ospedaliero per bambini malati o colpiti da malformazioni, fino a diventare una sorta di “antologia” di storie di sofferenze infantili.
Quoziente lista: 10 su 10, poi magari non lo leggo perché le sofferenze dei bimbi mi fanno soffrire.
Emanuele Trevi – La casa del mago (Ponte alle Grazie, 5 settembre)
Il primo Trevi inedito dopo la vittoria dello Strega con Due vite: lo scrittore frequenta ancora i territori dell’autobiografia, del memoir, della non-fiction “narrativizzata”, qui al centro la figura del padre (e, in generale, il ricordo e le sue forme), qualcosa con il quale prima o poi tutti gli scrittori del “mi racconto” si devono confrontare (vedi Pomella o lo stesso Mari).
Quoziente lista: 7 su 10, Trevi mi piace ma l’autobiografismo mi sta un po’ saturando.
Michael Bible – L’ultima cosa bella ssulla faccia della terra (Adelphi, 5 settembre)
Quando Adelphi porta in libreria scrittori di oltreoceano, poi in questo caso giovani e (da noi) ancora inediti, si drizzano le antenne, possiamo ricordarci casi come Cameron o Greer.
Ancora prima dell’uscita ho sentito parlare benissimo di questo breve romanzo (in originale si chiama The Ancient Hours) che parla fondamentalmente di una tragedia (un attentato suicida) e delle sue conseguenze sulla vita dei protagonisti: quindi immagino parli di vita, morte e destino.
Fa la differenza lo stile? Mi pare di sì, ma devo approfondire.
Quoziente lista: 9 su 10.
Vincenzo Latronico – La chiave di Berlino (Einaudi, 5 settembre)
Anche qui memorialismo spinto con la vita di Latronico e la sua “visione” berlinese, inteso come “di” Berlino (dove si è trasferito) e “da” Berlino, città quantomai centrale e peculiare per l’Europa e su scala più ridotta per la Germania (e ancora più ridotta per gli scrittori italiani che l’hanno saggiata, vedi anche Desiati).
Una curiosità: nel lancio del libro sono state citate le foto della capitale tedesca su Google Maps, rimaste ferme al 2009 per motivi legali (i tedeschi sono puntigliosi sulla propria privacy). Con timing perfetto, le foto sono state aggiornate da Google a giugno e luglio di quest’anno…
Quoziente lista: 1 su 10 (non per Latronico, ma come dicevo sopra per la memorialistica).
Esther Yi – Y/N (E/O, 2 agosto)
Un recupero, come vedete è uscito ad agosto, momento abbastanza ingrato, e infatti me lo stavo perdendo, anche perché la trama molto pop e millennial fa pensare quasi a un young adult, invece sembra un romanzo interessante e postmoderno con qualche sperimentazione su visione (in soggettiva attraverso la protagonista senza nome) e linguaggio. Nel lancio si fa riferimento a Pynchon (!) e Don Chisciotte (!!).
Quoziente lista: 7 su 10, magari non è ne Pynchon né Chisciotte, ma mi pare interessante.
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