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RECENSIREPOESIA. VIVIANA FIORENTINO - TRASFERIMENTI

 RADICI

Viviana Fiorentino, Trasferimenti


Di Valentina Murrocu

Ciò che tiene insieme questi testi, sembra avvertire l’autrice nel brano tratto dal Fedro platonico posto in esergo, è la divisione e unificazione del reale operata grazie al passaggio o trasferimento da un luogo all’altro: non si tratta tanto di un nostos, quanto di un percorso di ricerca del sé, attraverso la catalogazione delle cose «incrinate», la costante tensione verso l’essenza «polimerica» dell’esistente, lo studio delle parti costitutive dell’uomo nel suo partire e nell’arrivare: «potresti essere nella posizione di poter fare domanda/per continuare a vivere/nel paese dell’essere» (p.58); «Questo è il nord/luogo del non arrivo/distanza di un viaggio/tra terra e cielo.» (p.68); «Soave è poi arrivare.» (p. 93); «Crea una strada con la bocca/non lasciare andare la voce» (p.101).

L’errare nel mondo e l’abitare gli spazi tra mondi permette all’io di sviluppare l’indagine sui logoi: gli esiti di una simile riflessione si intravedono nella maglia dei versi, accennati o indicati come si trattasse di enigmi. L’autrice insiste spesso sul tema dell’isola e del mare che rappresentano le radici cui fare ritorno oltre che luoghi della mente che l’io abita: «Gli eventi della vita/la testimonianza,/l’impronta segnata/sul corpo./L’indice può tracciare/E nello stesso tempo/cancellare.» (p.24); «Aprire gli occhi/è la legge del corpo./La nuova terra/prova della mente./So che posso vedere/in ogni separazione/il mondo» (p.28); «L’avevamo conosciuto per caso/un giorno di tanti anni fa sull’isola./Il traghetto ci aveva lasciati al molo/e l’acqua era azzurra anche al porto.» (p.36).

Si tratta di liriche dall’andamento narrativo, il momento nominativo prevale su quello percettivo, la sintassi è prevalentemente paratattica, l’io non è fratturato e frammentato come lo è il verso, il lessico accoglie tutti i realia possibili, andando da “soap-opera turche” a “Shaaria”, da “Small Crimes” a “denti marci”, da “formaggio” a “dolore”, in virtù di una giustificazione morale e ontologica della realtà. Proprio il dolore si presenta come altro tema portante della raccolta, posto che per l’autrice ogni partenza in quanto nascita ha origine da esso. Sono tutti questi elementi insieme a rendere “Trasferimenti” un buon libro: «Alcun nemico./Neppure un singolo dolore.» (p.88); «Sotto,/il seme di miglio/dentro la terra nera./Ricrescerai più volte.» (p.89); «Aspettarti all’altare della carne/nostra Cattedrale.» (p.90); «Vi sarà un risarcimento per i mortali. Ma purché tu lo voglia.» (p.98).

Nota biografica: Viviana Fiorentino è nata a Palermo e vive in Irlanda: è autrice di “In giardino” (Controluna Edizioni) e “Tra mostri ci si ama” (Transeuropa Edizioni), sue poesie, racconti e traduzioni compaiono in diverse riviste internazionali di letteratura.

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Informazioni sul libro
Viviana Fiorentino - Trasferimenti
Prefazione di Marilena Renda
ZONA contemporanea 2021
120 pag.
Attualmente in commercio

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Di seguito tre testi tratti dal libro:

 II – Correnti

 Ora è questo un manto di alghe e sale

sotto il vento atlantico

o è corrente marina del fondo

della mia vita e della tua vita

ora è sogno o perla luccicante.

 (p.14)

 *

Trasferimenti

Il tuo sorriso

                               e una foto nel cassetto.

Luce che lavora celata

                              nell’oscurità.

(p.56)

*

 Distesa e un cuscino

in nessun luogo

presso la quercia

 (p.99)

 

 

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