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LA SHORT LIST DELL' INTERNATIONAL BOOKER PRIZE 2023

CINQUE SU SEI

International Booker Prize 2023

Sono stati resi noti i sei finalisti dell'International Booker Prize, che premia ogni anno un libro internazionale tradotto in inglese - quindi internazionale se visto da una prospettiva anglofona.
Interessante il fatto che quest'anno cinque libri su sei siano già stati tradotti in italiano e uno sia già previsto (l'anno scorso erano stati tre, di cui uno di fatto previsto ma non ancora uscito).


Cheon Myeong-kwan - Whale
Scrittore sudcoreano, unico libro dei sei a non essere stato ancora tradotto in italiano, lo sarà a ottobre per e/o. Una storia tra saga familiare, satira e realismo magico che potrebbe da lontano ricordare il primo Rushdie.

Gauz' - Posti in piedi (Elliot)
Autore ivoriano di lingua francese, di stanza a Parigi, il breve romanzo era passato inosservato da noi ai tempi della pubblicazione italiana, ma sembra un'interessante satira della società francese dal punto di vista di un immigrato che opera come vigilantes nei grandi magazzini (non gli stessi di Malaussène, immagino).

Maryse Condé - Il vangelo del nuovo mondo (Giunti)
Scrittrice francese nata in Guadalupa, ha ottantasei anni (non so perché ma altri siti italiani che hanno riportato la notizia dicono ottantanove), il libro mi pare navigare su un registro favolistico/realismo magico, l'autrice è o pare comunque molto apprezzata per il lavoro su temi come Africa, razzismo, colonialismo.

Eva Baltasar - Boulder (Nottetempo)
Scrittrice catalana (più corretto credo rispetto a spagnola, vista la lingua), Boulder è il secondo capitolo di un trittico di cui Permafrost (pure tradotto da Nottetempo) era il capitolo iniziale. Una storia "rarefatta" e dura di scelte, amore e inesorabili solitudini.

Guadalupe Nettel - La figlia unica (La Nuova Frontiera)
Il primo dei due titoli più apprezzati in Italia, penso di poter dire, tra i sei. La scrittrice è messicana, la storia tratta di temi apparentemente semplici, quindi molto complicati: amore, amicizia, maternità (proprio in quest'ultima declinazione il libro pare avere incontrato il favore dei lettori italiani).

Georgi Gospodinov - Cronorifugio (Voland)
L'altro titolo andato bene in Italia, di un autore bulgaro che si è ormai conquistato, giustamente, uno suo status di eccellenza, seppur ancora di nicchia. Il libro ha contorni magico-favolistici ed è fondamentalmente un arguto e spericolato confronto col tema del tempo.

Sezione statistica

Tradotti in Italia: cinque su sei

Editori italiani: quattro indipendenti e una major

Sesso: tre donne, tre uomini, dopo che lo scorso anno furono rispettivamente cinque e uno

Continenti: tre candidati europei, uno africano, uno asiatico, una centro-americana. Se consideriamo le lingue abbiamo comunque due libri scritti in francese da autori con background migrante.

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