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LIBRI IN USCITA A INIZIO MARZO

QUESTA SETTIMANA

LIBRO IN PRIMO PIANO
Ian Mc Ewan - Lezioni (Einaudi, 28 febbraio)


Il nuovo di McEwan, già ampiamente anticipato, di dimensioni notevoli (anche e soprattutto comparato con le normali misure dello scrittore), il racconto di una vita "esemplare" che si intreccia alle vicende storiche mondiali recenti, dai missili di Cuba in poi – un modo romanzesco “tipico”, ma mi pare mai utilizzato in questa forma e in questa ampiezza da McEwan.

In lista: ovviamente.


Bernardo Atxaga – Il figlio del fisarmonicista (21lettere, 3 marzo)

Atxaga è considerato uno dei massimi scrittori baschi contemporanei, questo romanzo riprende le ambientazioni del suo libro più famoso, Obaba Koak, un romanzo di racconti ambientato nel villaggio di Obaba. Nella poetica di Atxaga sono riscontrabili componenti di realismo, realismo magico, mistero, metaletteratura (o letteratura che gioca con se stessa), un mix interessante e che ha contribuito a lanciare le sue opere anche sui mercati internazionali – Obaba Koak era stato pubblicato originariamente in Italia da Einaudi, ora ci prova 21lettere.

In lista: sinceramente credo di iniziare proprio da Obaba Koak, riservandomi di leggere qualche estratto.

 

Luce D’Eramo – Partiranno (Feltrinelli, 3 marzo)

Un romanzo fantascientifico/spionistico per Luce D’Eramo, un genere che alla scrittrice interessava molto, anche nei racconti, pur non essendo penso percepito come il suo “di elezione”. Comunque sia questo libro era uscito un po’ dai cataloghi e viene ora riproposto da Feltrinelli.

In lista: no, magari lo uso come spunto per “riscoprire” altro della scrittrice.

 

Louise Erdrich – L’anno che bruciammo i fantasmi (Feltrinelli, 28 febbraio)

Dopo il Pulitzer per Il guardiano notturno (bello, molto tradizionale, forse un po’ lento ad accendersi inizialmente), il nuovo romanzo della Erdrich, ambientato durante il lockdown nella Minneapolis del post-George Floyd, di impianto realista ma non privo di spunti "fantastici" e, per quanto ho capito, fondamentalmente un libro sull’importanza dei libri e della lettura.

In lista: sì, penso non subito.

 

Beppe Fenoglio – Primavera di bellezza (Einaudi, 28 febbraio)

Gli esperti di Fenoglio avrebbero sicuramente una definizione migliore, Primavera di bellezza è una sorta di “studio preparatorio” (o di prequel) per il Partigiano Johnny, è uno dei libri pubblicati in vita dallo scrittore albese prima del capolavoro uscito postumo: i due romanzi condividono appunto il protagonista e quel momento storico che per il nostro fu poi l’opera di una vita.

In lista: probabilmente doveroso anche per completezza, forse non subito, ecco.


Vanni Santoni – Altre stanze (Le Lettere, 3 marzo)

Da Santoni un “esperimento” nel campo della scrittura di ricerca, tra poesia, citazionismo, cut-up, sperimentazione sulla lingua e sulle lingue e il consueto interesse per le esperienze extra-corporeo/psichedeliche (consentirete il riassunto forse impreciso delle tematiche toccate in suoi altri lavori). Il tutto in attesa del nuovo romanzo in uscita a maggio.

In lista: mi incuriosisce molto, come altre scritture di ricerca con cui ampliare gli orizzonti prosaici.

 

Lavinia Mannelli – L’amore è un atto senza importanza (66th and 2nd, 3 marzo)

Un esordio su tematiche erotico/sentimentali, con uno spunto davvero "catchy", sotto forma di bambola sessuale di ultima generazione, che ricorda vagamente il robot "senziente" di Macchine come me di Ian McEwan.

In lista: con un "gancio" del genere dovrei leggerlo, darò un'occhiata alla scrittura.

 


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