FORMA-PAROLA
"Cosmologie" è il quarto libro di poesie di Luca Vaglio, uscito per le Marco Saya Edizioni nel 2022, all'interno della collana Poesia Oggi. Come avverte l'autore nella nota conclusiva, il libro prende «in prestito intuizioni provenienti dalla storia del pensiero, dalla fisica contemporanea e da altri grandi discorsi collettivi» (p. 51), senza che esse costituiscano un a-priori nella conoscenza. Simili intuizioni, verificate e smentite di continuo si scontrano con gli eventi singolari della vita quotidiana ed esperita: la realtà è al centro dell'indagine del poeta, sia che essa provenga dalla «forma-parola, che forse ci crea» (p. 14) o da «ogni vita/[...]manifesta/a partire da un attrito» (p. 19).
«Le antiche cosmogonie egizie narrano/che in principio regnava il non essere/o un campo probabile del non esistere,/e per i sacerdoti di Amon-Ra il mondo/non era da sempre, mancava di eternità:/quando terra e cielo erano solo assenza, quando non si vedeva traccia dell'uomo,/quando non erano nati gli dei» (p. 49); «Entro nel Caffè Luna e vado a sedermi/sulla grande poltrona di stoffa marrone,/davanti alla televisione, e per correggere/la sera e combattere quest'afa che chiude/l'estate ordino un calice di Ribolla gialla./Fingo di seguire con attenzione il finale/di Arsenal-Chelsea e mi lascio scivolare/nel tempo lento e senza meta che viene» (p.27).
I testi che compongono il libro sono liriche dall'andamento narrativo, il lessico accoglie tutti i realia possibili, i termini sono presi in prestito alla filosofia, alla teologia, alla scienza, alla tecnica e alla religione, troviamo toponimi come l'Hemingway Cafè di Milano nord-est, il Bar Jamaica, la Gare Gand-Damport «transito di suoni, di voci», Dublino, Londra, Lisbona; gli stessi Eraclito, Anassagora, Socrate, «Amon-Ra» entrano a far parte del dettato dell'autore, il quale cataloga e nomina situazioni, luoghi, individui, esperienze con precisione fotografica.
«Sembra quasi che le persone/scelgano con chi parlare/di realtà e con chi di utopia./Fin da piccole, e a partire dal padre/e dalla madre» (p. 11); «Forse anche tra le persone e nei loro pensieri/a volte, o spesso, ci sono e insistono masse/di materia, nodi estremi, informi, e violenti,/gravità cerebrali e ultime di logos buio dove/la luce non passa più e non trova vie di fuga/e dove il tempo è come recluso in se stesso/oppure fermo dentro cose che non vediamo,/oscure e senza definizione come i buchi neri» (p.15).
Il continuo oscillare, tendere, dubitare ed errare (sia in senso conoscitivo sia in senso spaziale) non costituisce tuttavia motivo di vero cortocircuito tra pensiero e esperienza, io e mondo; oggetti, situazioni, pensieri, tracce di esistenza, riflessioni sono collocate sullo stesso piano, al punto da rendere superflua la distinzione tra piano conoscitivo e dell'essere: tutti questi elementi insieme rendono Cosmologie un buon libro.
«Quando due persone hanno idee/lontane e che, lo vogliano o meno,/si fanno la guerra, e ancora con la voce/e con le parole generano tensione,/si tratti di politica, di amore/o del colore di un muro/di un sogno o di minime beghe/di vicinato, è come se tutto il mondo/piombasse lì, come se da ogni galassia/l'energia e la luce precipitassero» (p.25); «la realtà che si vede viene da un'asimmetria,/da uno scarto provocato da un piccolo vuoto,/da uno squilibrio che permise alla materia/di vincere sull'antimateria che pareva equivalerla,/salvando il mondo dalla scomparsa» (p. 47).
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Informazioni sul libro
Luca Vaglio - Cosmologie
Marco Saya Edizioni 2022
58 pag.
Attualmente in commercio
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Luca Vaglio vive e lavora a Milano, è autore di "La memoria della felicità" (2008), "Milano dalle finestre dei bar (2013) e "Il mondo nel cerchio di cinque metri" (2018): Cosmologie è il suo libro di poesie più recente.
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