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LIBRI E RECENSIONI. UNA LISTA DA VENTI

ABBONDANZA E ARBITRIO


Mancavano da tempo le mie "Liste" ovvero rassegne di libri non necessariamente nuove. Il motivo non risiede tanto nella pigrizia, ma nel fatto che le liste di oggi tendono a fagocitare quelle di domani. Insomma, a un certo punto non si trovano più cose da listare credibilmente. E invece oggi, quasi per venire incontro a un amico-lettore appassionato del genere-lista. E addirittura ne ho raccolto venti, venti libri, con alcuni seppur a volte discrezionali fili conduttori.

1) A Monaco esiste un piccolo festival letterario, una volta aveva itinerari tematici, dopo il Covid è ripartito ancora più in piccolo (seppure sia abbastanza seguito, nelle sue dimensioni contenute) e senza una particolare unità di soggetto.

Ecco comunque quattro spunti, anzi quattro scrittori ospiti, dall'edizione di quest'anno: ospite d'onore l'ucraino Andrej Kurkov, per Keller è uscito Jimi Hendrix a Leopoli, per me probabilmente troppo realismo magico, ma ce ne sono altri tradotti a cui darò un'occhiata. Poi uno scrittore austriaco, Norbert Gstrein, in italiano si trova Gli anni inglesi (Einaudi), uno "storico" a montaggio parallelo (qualcuno indaga su un mistero del passato, la trama si muove su questi due piani) su cui ho letto pareri "mixed". Altro ospite è il francese Alex Capus, il suo ultimo I figli del Re, edito da Keller, è invece uno storico-storico, ambientato nella Francia della Rivoluzione. Infine, un fumetto/reportage di Joe Sacco, Tributo alla terra, sul tema dei nativi canadesi cacciati dai loro territori, da noi lo pubblica Rizzoli Lizard, la collana di lusso dell'editore milanese.
Siccome siamo in zona tedesca, evidenzio uno scrittore poco conosciuto da noi ma stimato qui, Marcel Beyer, si trovano in italiano Forme originarie della paura e Pipistrelli, ambedue per Einaudi, entrambi con aggancio nella storia del nazismo e - attenzione - con scrittura e visione piuttosto sperimentali.

2) Alcuni recuperi, ovvero libri interessanti e non notati prima: Tu che non ci sei dello svedese Carl-Henning-Wijkmark, un romanzo "europeo", che prende le mosse dalla guerra russo-finnica, con una quest "tradizionale" nel passato e nella memoria. Lo si trova per Iperborea e credo lo prenderò. 
Italiani un po' dimenticati: Pietro Jahier e il romanzo Gino Bianchi. Risultanze in merito alla vite e al carattere, un'immersione mimetica e satirica nella vita di un travet ministeriale, una sorta di classico nascosto della letteratura del Novecento italiana, da accostare a Misteri dei ministeri di Frassineti, ripubblicato recentemente da Einaudi.
Possiamo considerare recuperi anche due libri spuntati dagli archivi di Steinbeck e recentemente ripubblicati da Bompiani in tascabile: l'inconsueto Le gesta di re Artù e dei suoi nobili cavalieri, una riscrittura dei cicli cavallereschi, come arrivati in inglese attraverso le opere di Thomas Malory, e Viva Zapata! la pre-sceneggiatura (direi il soggetto) per il film poi realizzato da Kazan. Magari solo per fan, ma comunque affascinante e a quanto so ancora inedito in Italia.
Altro recupero, nel senso che voglio recuperarlo senza svenarmi, è Il nostro uomo sul campo di Robert Perisic, validissimo scrittore croato di cui avevo molto apprezzato I prodigi della città di N (Bottega Errante); questo è uscito per Zandonai, poi fallita, chiusa, credo comunque si riesca a trovarlo online.
Tra i recuperi metto anche e arbitrariamente, perché conosco poco l'autore, Colori proibiti di Yukio Mishima, una sorta di grande romanzo dell'omosessualità, interessante anche per i risvolti biografici sulla vita dello scrittore, si trova nell'economica Feltrinelli; arbitrario anche Victory Park di Aleksej Nikitin (Voland), lo scrittore è ucraino, e il libro - invero interessante - sta girando per evidenti motivi, uno dei quali la sua "presa" sulla società ucraina e sulla storia recente della nazione.

3) Finiamo con alcuni libri recenti (o che ancora devono uscire) che per vari motivi mi erano sfuggiti o avrebbero potuto farlo: una nuova edizione del saggio Scrittori russi di Leone Ginzburg (originariamente del 1948) per Readerforblind, in arrivo il 12 dicembre, sempre nella sezione saggistico/critica Teorie critiche del Novecento di Enza Biagini, Augusta Brettoni, Paolo Orvieto per la collana universitaria di Carocci, ma che come spesso accade con questi testi può fungere da utile compendio anche per i non-studenti, e ancora nel genere Come sono fatti questi romanzi di Maurizio Dardano (Cesati), un'analisi di alcuni libri italiani contemporanei nel contesto della letteratura nazionale di questi tempi (quindi dal particolare al generale o il contrario).
Tra le uscite da qui a fine anno (non farò altre rubriche I libri in uscita per il 2022) segnalo Le maledette di Pierre Choderlos de Laclos, una sorta di pamphlet insospettabilmente femminista dell'autore de Le relazioni pericolose, qui pubblicato nelle raffinate edizioni di De Piante dal 13 dicembre. E per finire un altro libro previsto in uscita a dicembre, i Racconti completi di Haroldo Conti, date anche un'occhiata all'editore, che è molto interessante per gli amanti della sudamericana.




Commenti

  1. Io ho recuperato i due libri di Ron Rash del 2021. A settembre è uscito il terzo della quadrilogia in corso di pubblicazione da parte de La Nuova Frontiera: "La terra d'ombra". Tu lo hai letto?

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