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LIBRI E RECENSIONI. MARCO MISSIROLI - AVERE TUTTO

 LETTO PER VOI


Quasi senza accorgermene sono diventato un lettore assiduo di Marco Missiroli: in effetti con la motivazione (la solita) di “farmi un’idea” su libri comunque discussi e di successo, dopo il piuttosto sbiadito Atti osceni in luogo privato ho proseguito con il più solido Fedeltà, fino ad arrivare a questo nuovo Avere tutto, il secondo per Einaudi. Lo scrittore cambia un po’ ricetta e ambientazioni, dalla metropoli (Parigi e Milano) passa alla provincia, e questo mutamento di prospettiva assume un ulteriore significato di ritorno alle (sue) origini, visto che il romanzo si svolge prevalentemente a Rimini, sua città natale.

Il nuovo “set” fa bene alla dinamica del libro, con una vena movimentata, terragna e sincera che si sfoga nelle frequenti escrescenze dialettali e nei riferimenti alla vita di campagna, ma anche al ruolo importante del mare e del ballo (della balera, direi) come espressioni di una vita appunto provinciale, una dimensione verace e affettuosa che per fortuna e abilità dell’autore si ferma prima di arrivare allo stereotipo. In un gioco di contrapposizioni si situa il vizio del protagonista, il gioco del poker, un espediente narrativo giocato abbastanza bene con dei flash back milanesi e che permette di introdurre un movimento di fuga/ritorno e di peccato/pentimento, e a Missiroli di sbozzare alcune tra le scene più tese e riuscite del libro, insieme a quelle che vedono insieme protagonista e padre, dove – lo sottolineo nuovamente – sembra scorrere una vena di ispirazione autentica e affettuosa.

Il romanzo è piuttosto riuscito, ben equilibrato e senza particolare lungaggini o cadute; a volte, ed era già successo in Atti osceni, sembra che Missiroli “liofilizzi” eccessivamente il contenuto, facendo esaurire troppo presto spunti meritevoli di maggior spazio e approfondimento. Perché, in sostanza, Sandro gioca? Dove sono le sue “ansie” visti i debiti accumulati? Quali sono stati i punti chiave delle sue crisi familiari, risolte con fin troppa fretta come in una costante scrollata di spalle o un continuo e armonioso supporto da parte dei genitori? Proprio questi sono (solo) alcuni dei punti dove si sarebbe potuto scavare e appropriarsi di un registro maggiormente drammatico o addirittura disturbante. O anche solo dato qualcosa di più al lettore.

Questo è il limite del libro, mi pare, e anche di Missiroli, e ancora di molta narrativa italiana che si orienta al consolatorio e al rassicurante, anche dove le premesse sarebbero diverse. Missiroli si è comunque ormai sviluppato in un buon professionista della scrittura, con tutto ciò che questo percorso comporta. Il libro si legge in un’ora: a voi la scelta.

Voto: ***1/2/dal 6 al 7

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Informazioni sul libro
Marco Missiroli - Avere tutto
Ed. Einaudi 2022
168 pag.
Attualmente in commercio

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