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LIBRI IN USCITA 7-11 NOVEMBRE. ERNAUX. COE. DE CARLO. VONNEGUT. AMLESU. MOLTI ALTRI

LIBRI IN USCITA

Settimana piuttosto ricca con almeno due di quelli che possono essere considerati "big" e in generale molte uscite interessanti prima della pausa invernale.

Annie Ernaux - Il ragazzo (L'Orma, 8 novembre)


Logico (credo) che il libro della settimana sia il nuovo romanzo, anzi "novella" del novello Premio Nobel Annie Ernaux. Sessantaquattro pagine di storia d'amore autobiografica, dove una donna intraprende una relazione con un ragazzo di trent'anni più giovane. Ovviamente concepito prima del Nobel, si presta comunque a un lancio in grande stile (cosa che avverrà con una tiratura iniziale italiana che mi dicono molto poderosa).

Jonathan Coe - Bournville (Feltrinelli, 8 novembre)


Mi permetterete un lancio-con-foto anche per il nuovo romanzo di Coe, che non sarà mai veramente tornato ai livelli di La famiglia Winshaw e della saga del "circolo chiuso" ma rimane uno scrittore di livello, oltre a un fatto affettivo che mi accomuna a tanti altri lettori che adorano i suoi romanzi scorrevoli ma non triti. Il nuovo Bournville è costruito col consueto meccanismo di "storia nella Storia", questa volta seguendo le vicende di una donna, una "Inglese qualunque", lungo settant'anni di Inghilterra.

Sana Krasikov - I patrioti (Fazi, 8 novembre)
Da una scrittrice americana di origine ucraina, una possente saga di quasi 800 pagine - esordio al romanzo per l'autrice - una storia familiare e generazionale tra Stati Uniti e Russa, anche questa all'incrocio tra destini individuali e grandi smottamenti della Storia. Paragoni eccellenti, tra gli altri il Dottor Zivago.

Joseph Zoderer - L'inganno della felicità (La Nave di Teseo, 11 novembre)
Recentemente scomparso, Zoderer era uno dei rari scrittori italiani - a dire il vero sudtirolesi - di lingua tedesca, credo appunto più apprezzato tra i lettori germanofoni. Questo è un breve romanzo di memoria e amore, con il classico espediente del "diario ritrovato" che dà modo a Zoderer di scatenare la sua scrittura laconica ma espressiva e il suo sguardo disincantato e ficcante.

Kurt Vonnegut - Baci da 100 dollari (Bompiani, 9 novembre)
Originariamente pubblicati dalla scomparsa ISBN, riappaiono per Bompiani con traduzione di Vincenzo Mantovani questi racconti postumi di Vonnegut, che però risalgono a una fase giovanile. Probabilmente per completisti dell'autore.

Andrea De Carlo - Io, Jack e Dio (La Nave di Teseo, 11 novembre)
Va bene, non gli sarò affezionato come a Coe, ma il De Carlo degli inizi era uno scrittore che leggevo volentieri. Cosa sia successo dopo, lo sappiamo: De Carlo ha continuato a ripetere, a volte stancamente, a volte con brio un poco maggiore la formula "sentimentale" che il pubblico sembra cercare da lui. Questa storia di amicizia e amore non sembra fare eccezione, anche se lo scrittore nelle interviste si mostra più motivato del solito.

Ida Amlesù - Julie (Sonzogno, 8 novembre)
Questo romanzo storico, dedicato alla figura di Julie d'Aubigny ("eroina" francese del Seicento che ha ispirato il personaggio di Lady Oscar), sarebbe decisamente fuori dai miei radar se non l'avesse scritto Ida Amlesù, scrittrice di grande talento che ho apprezzato in Cinema di Babele. Oltretutto è prolifica. 

Ken Kalfus - Le due del mattino a Little America (Fandango, 11 novembre)
Scrittore americano molto apprezzato in patria, meno conosciuto da noi, autore del romanzo secondo alcuni "definitivo" sull'11 settembre (Uno stato particolare di disordine) torna qui con una distopia immaginifica ed evocativa che immagina un futuro di statunitensi migranti ed esuli - male accetti nel resto del mondo.

Alessandro Zannoni - Tessa, per caso (Arkadia, 11 novembre)
Altra penna italiana da me molto apprezzata, quella di Zannoni torna a tre anni dal fulminante Stato di famiglia; Tessa, per caso è un romanzo (che pare situato) tra il thriller e l'ecologico (per quanto riguarda la "quest" affrontata dalla protagonista, condotta nel mondo dell'agricoltura biologica). Molto curioso.

Ivan Goncarov - Una storia comune (Quodlibet, 9 novembre)
Torna da Quodlibet (stessa traduzione dell'edizione Fazi di una ventina d'anni fa) il primo romanzo di Goncarov, già ricco dei temi (rinuncia, destino, spleen, contrapposizione campagne vs. metropoli) che contraddistingueranno la "poetica" del grande russo.


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