LIBRI IN USCITA DAL 3 AL 7 OTTOBRE. CARTARESCU, BARISON, VERONESI, TREVISAN, BIANCIARDI E ALTRI

Alcune delle uscite più interessanti della settimana ormai uscente.

Mircea Cartarescu - Melancolia (La Nave di Teseo, 7 settembre)

Nuova uscita italiana per Cartarescu, sugli scudi da qualche anno, e con un'interessante politica portata avanti dai suoi agenti, con una triangolazione di editori (Il Saggiatore, Voland, ora La Nave di Teseo) ma sempre lo stesso traduttore, Bruno Mazzoni. Questi sono cinque racconti, tre lunghi e due brevi, che potrebbero fungere da introduzione all'autore per chi finora non ha affrontato le sue opere maggiori e forse più impegnative.

Vitaliano Trevisan - Black Tulips (Einaudi, 4 ottobre)

Sfruttamento commerciale o dovuto omaggio? Rimangono domande e amaro in bocca (per l'epilogo), questo comunque è il libro - ora ovviamente postumo - a cui Trevisan stava lavorando prima di decidere altrimenti. È di fatto un "diario di viaggio, un viaggio dello scrittore in Nigeria, una fascinazione per l'Africa e di nuovo per il lavoro "concreto" (non letterario, non di idee). L'editore afferma che si tratta di un libro interrotto ma non incompiuto e sottolinea come sia stato pubblicato senza editing. 

Sandro Veronesi - Terre rare (La Nave di Teseo, 4 ottobre)

Una riedizione per Veronesi (con copertina molto bella), Terre rare è stato il seguito di Caos calmo, che prima de Il colibrì era credo il romanzo più conosciuto di Veronesi (e anche un buon libro). Qui ritroviamo il protagonista Pietro Paladini, in una situazione meno di stasi e ben più animata rispetto a quella del libro precedente. Mi pare che ai tempi non avesse avuto grande successo, vedremo cosa porterà questo rilancio.

Iacopo Barison - Autofiction (Fandango, 7 ottobre)

Il giovane Barison era stato qualche anno fa uno dei "lanci", forse quello di maggior successo, della collana narrativa di Tunuè, diretta da Vanni Santoni. Stalin + Bianca era anche un buon romanzo, con qualche onorevole debito nei confronti di DeLillo, Amis e altri grandi. 

Lo scrittore si è preso un po' di tempo per il nuovo libro, ora in uscita con un titolo suggestivo, soprattutto perché non sembra autofiction ma un romanzo-romanzo, anche piuttosto corposo (450 pagine).

Tripletta Minimum Fax

Tre libri - molto differenti - usciti il 7 ottobre. Per gli "Introvabili" Lo sterro di Andrej Platonov, scrittore russo in via di riscoperta anche in Italia, questo è un romanzo dalla vena sociale-politica e critico rispetto alla pianificazione economica staliniana. Poi la distopia di Loro, di Kay Dick, paragonata a Orwell e Bradbury, recentemente ripubblicato con successo all'estero (l'originale è degli anni 70), infine Aprire il fuoco di Luciano Bianciardi, ultimo romanzo e come si suol dire testamento letterario e politico dello scrittore, una sorta di "diario della delusione".

Andrea Kerbaker - La vita segreta dei libri fantasma (Salani, 7 ottobre)

Prima escursione nella non-fiction, un'affascinante ricognizione in quei libri "scomparsi" non per il poco valore letterario ma magari perché disconosciuti dall'autore, o legati a troppo strette convenienze a ad esempio di tipo politico.

Valerio Magrelli - Proust e Céline. La mente e l'odio (Einaudi, 4 ottobre)

Seconda escursione nella saggistica: uno sguardo critico di Magrelli sul "contrasto", sulla contrapposizione tra i due grandi scrittori del Novecento francese. L'inimicizia di Céline era vissuta e in qualche modo personale ma credo che all'autore interessi maggiormente appunto la visione su due modi differenti di scrivere e concepire la letteratura.