UOMINI E ISOLE
Nel mio lavoro di ricerca (si fa per dire: è lettura) sulla narrativa scandinava, ho finalmente affrontato Tove Jansson, scrittrice finlandese di lingua svedese, tanto versatile da essere soprattutto conosciuta come creatrice dei "Mumins", simpatici animaletti (?) le cui storie intrattengono i bambini ben oltre i confini di Finlandia e Svezia.
Ma la Jansson è anche autrice incisiva e raffinata di romanzi (in gran parte brevi) e racconti, e per avere una visuale completa ne ho presi in considerazione (letti) due, quello che forse è il suo più famoso, Il libro dell'estate, in originale del 1972, e l'ultimo arrivato in Italia, Campo di pietra, del 1984.
Sono due libri piuttosto diversi, ma accomunati dall'ambientazione in un'isola (nell'arcipelago delle Aland) e dal rapporto tra generazioni, nel primo una nonna e una bambina, nel secondo un padre-giornalista e le figlie adulte (e trascurate da piccole e adolescenti).
Nel Libro dell'estate in effetti viene raccontata attraverso il rapporto nonna/bimba una vera e propria educazione sentimentale, incantata, fiabesca e a tratti pervasa da un sentimento di inquietudine: il sentimento è in particolare quello per la natura e per l'esplorazione, e fanno da co-protagonisti i paesaggi dell'isola e dell'arcipelago: si vede in controluce la natura della Jansson scrittrice per l'infanzia, ma il libro è tutt'altro che semplificato, sia nelle intenzioni (uno dei temi principali, a cui si allude con decisa eleganza, è la morte) sia nello stile ricco e visivo.
Campo di pietra è differente e laconico, una scheggia amara e sarcastica che attraverso il lavoro del giornalista (il protagonista deve scrivere la biografia di un magnate della finanza, da lui detestato) affronta il tema della parola, del lavoro dello scrittore, dell'importanza della precisione delle prime - ricorda un po' il noto sfogo di Nanni Moretti - ma nella novella è altrettanto presente il tema del rapporto genitori/figli, qui attraverso un padre canonicamente assente e i tentativi bilaterali - non troppo convinti - di recuperare un rapporto.
Campo di pietra con la sua vena disillusa e quasi nichilista e le frequenti notazioni ironiche è più adatto ai miei gusti, Il libro dell'estate più elaborato e più "romanzo": tutti e due testimoniano di una scrittrice di assoluto livello, per la quale per una volta non suona velleitario l'invito a scoprire o riscoprire.
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