POESIA, EGAN, FITZGERALD
Qualche settimana fa sono stato "sorpreso" dalla notizia, girata sui social, su Crocetti (l'editore di poesia) che avrebbe pubblicato le poesie di Jovanotti. Ho messo i miei proverbiali due cent sulla cosa scrivendo un piccolo post e me ne sono immediatamente pentito: mai credere a quello che leggi, Marco, verifica sempre, cosa che ho fatto subito, e subito correggendomi.
Non si tratta in effetti di poesie "di" Lorenzo Cherubini, ma di un'antologia poetica da lui curata insieme a Nicola Crocetti, sul tema "Spiagge" (il titolo completo è Poesie da spiaggia, appunto).
Naturalmente esiste o persiste una cerchia di indignati, perché Crocetti è editore "d'arte", di nicchia, insomma di #poesiavera per riprendere un mio hashtag social. Allo stesso tempo la casa editrice appartiene ora a Feltrinelli e fino a oggi si è mantenuta fedele alla propria linea, portando in libreria per esempio L'Odissea di Kazantakis, ottocento pagine di operazione editoriale non facile.
Alla fine di fronte a questo tipo di "lancio" rimango neutrale, come se aprissero un negozio della Apple vicino a casa mia, non ne sono cliente né lo diventerò, ma certo non mi infastidisce esista.
Per dare qualche riferimento ulteriore, i due, in un'intervista a La Lettura, fanno il giochino di citare cinque poeti irrinunciabili: quelli di Jovanotti sono Mutis, Ariosto (definito il Tarantino della poesia), Cappello, Gualtieri e Kazantakis, quelli di Crocetti Tasso, Campana, Pascoli, Ritsos e - nuovamente - Kazantakis.
In ogni modo, tornando alla sostanza, credo sia un'operazione che tenta un lancio su scala più larga del marchio Crocetti. Quindi tra il marketing e il divulgativo.
Sta per uscire in Italia il nuovo di Jennifer Egan, La casa di marzapane (chissà perché essere infedeli originale The Candy House?). Ne parlerò compiutamente in sede di anticipazioni, ma ad esempio non avevo capito che fosse una sorta di seguito de Il tempo è un bastardo, che a me era piaciuto solo moderatamente ma che insomma è un libro con un certo status.
Un breve parere di lettura di Vanni Santoni su L' amore dell'ultimo milionario di Francis Scott Fitzgerald mi ha ricordato che volevo ancora fare qualche collegamento nato dalla mia lettura del recente Di là dal tramonto di Stewart O'Nan e appunto da questa riedizione del classico incompiuto di Fitzgerald. Da avere assolutamente in questa edizione, che riprende quella del 2012 per Alet, basata sugli scritti originali dell'autore e non sulla versione apocrifa comunemente conosciuta qui come Gli ultimi fuochi. Molto utile anche la prefazione di Paolo Simonetti. Ci ritornerò assolutamente.
Grazie mille per il suggerimento su Fitzgerald. Anch'io ho letto O'Nan - perché seguo il blog, ovviamente. Ciao, Enzo.
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