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THE FLOW. SPIGOLATURE LETTERARIE: MARCEL PROUST E DON WINSLOW

PROUST E WINSLOW

The Flow è la rubrica giusta - credo - per accogliere velocemente due miei spunti "in divenire".


Intanto qualcosa su Proust: sono in uscita per La Nave di Teseo il 26 maggio i 75 Fogli, quei 75 "feuillets" (parte - se così si può dire - della Ricerca del tempo perduto) ritrovati nel 2018 e pubblicati lo scorso anno da Gallimard nell'edizione curata da Nathalie Mauriac-Dyer che di Proust è una pronipote, ma soprattutto ne è una studiosa riconosciuta. Le note della Mauriac saranno secondo me decisive per capire cosa ci troveremo davanti e come si collochino questi fogli ritrovati, queste bozze preparatorie (seppur in sé compiute) nella stesura e nel "compimento" dell'opera proustiana, quantomai dinamica e fluida, se mi permettete gli aggettivi, perché soggetta di frequente a questo tipo di ritrovamenti.
La stampa ha qua e là peccato di sensazionalismo dando l'idea che si tratti di una sorta di sezione mancante del libro; se questo da un punto di vista diciamo "letterale" può anche essere giusto, potrebbe dare l'illusione di trovarsi di fronte a chissà quale rivelazione romanzesca, ma non credo sia questo il senso, mentre appunto ritengo si tratti di un'operazione filologica destinata a interessare soprattutto proustiani appassionati e lettori che hanno già ben presente struttura, personaggi, episodi della Recherche.
Nell'edizione italiana il libro ha comunque 384 pagine. 384 meno 75 (va bene, sono fogli larghi) fa 309, il resto è appunto rappresentato dalle note critico/strutturali e storiche e da altri manoscritti e quaderni preparatori proustiani qui raccolti. 
Aggiornerò quando avrò in mano altre informazioni.




Come vedete nella foto, sul numero di Robinson del 30 aprile (quindi "domani" se leggiamo dal punto di vista statico del giorno in cui sto scrivendo questo posto) campeggia in copertina Don Winslow, con un Città in fiamme, primo di una nuova trilogia "criminale" (considerando quella dei Narcos) che immagino avrà anche un certo successo commerciale. Questo libro è stato intanto definito "epico" e si è conquistato paragoni con l'Iliade. 
Al di là delle iperboli, a me interessa questo nuovo riferimento al Grande Romanzo Americano (categoria abusata, ma comunque fascinosa e sfuggente). Approfondirò una volta letto l'articolo e - come nella natura di questa rubrica - aggiornerò il post.
Aggiunta 30.04.2022: per quanto concerne il G.R.A la montagna della pur interessante intervista genera un topolino, coi temi abbastanza ovvi del giallo/noir che non è solo giallo/noir e dei riferimenti ai classici.
Veniamo comunque a sapere che Winslow si ritirerà dalla letteratura per darsi alla politica (non viene specificato se attiva o come opinion leader) e che i seguiti di Città in fiamme si chiameranno Città di sogni e Città in cenere.


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