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LE ANTICIPAZIONI. LIBRI IN USCITA DAL 21 AL 25 MARZO. DITLEVSEN. MALLO. SITI. DENTELLO. BARRY. LAYMON. FOEKINOS. SCHULMAN

LIBRI IN USCITA DAL 21 AL 25 MARZO

Come di consueto, alcuni libri interessanti in uscita questa settimana.

Tove Ditlevsen - Infanzia (Fazi, 24 Marzo)


La trilogia autobiografica della scrittrice danese Tove Ditlevsen, una vita piuttosto drammatica e neanche troppo lunga (1917-76), è stata un discreto caso letterario nei paesi anglofoni e anche qui in Germania e ora Fazi la porta in traduzione italiana.  I tre volumi (usciti separatamente in Germania, uniti invece nell'edizione inglese, per un totale di circa 360 pagine) portano i titoli di "Infanzia" (appunto quello in uscita in Italia), "Giovinezza" e "Dipendenza" e mostrano una Copenaghen bassa e povera, una vita stradaiola descritta in maniera diretta e brillante. A me è venuto in mente Knausgard, soprattutto per i titoli, ho visto anche paragoni con la Ferrante, immagino per il tipo di ambientazione.

Augusto Fernández Mallo - Trilogia della guerra (Utopia, 24 Marzo)


Un'altra trilogia (nel titolo, in realtà il libro è sempre uscito in versione unitaria) per uno scrittore spagnolo da noi piuttosto sconosciuto ma realmente quotato in patria e non solo, una sorta di "fenomeno" postmoderno accostato a Borges, Sebald, addirittura a David Lynch. Qui la definizione di trilogia è giustificata da tre narratori separati che compongono tre sezioni distinte del libro, ma segnalo che il libro probabilmente più noto e lodato di Mallo è la "Trilogia della Nocilla", di cui Neri Pozza pubblicò nel 2013 il primo capitolo (Il sogno della Nocilla, ora irreperibile) per poi fermarsi lì.
Nota: secondo Vanni Santoni che lo recensisce per La Lettura, Mallo è "il più importante scrittore europeo ancora sconosciuto per i lettori italiani".

Walter Siti - La natura è innocente (Rizzoli/Bur, 22 Marzo)


Il libro non è nuovo, esce ora in economica (Bur), ma lo ripropongo perché mi pare non avesse suscitato grande risonanza all'uscita (due anni fa) e invece sembra interessante e attuale, percorre due vite vere (come le Due vite di Trevi) di cui una criminale (come in Lagioia) e una "dissimulata" (come in Carrère). Potrebbe essere l'occasione per una riscoperta.

Crocifisso Dentello - Tuamore (La Nave di Teseo, 24 Marzo)


Il ritorno di Crocifisso Dentello, dopo due romanzi piuttosto apprezzati, è con un breve memoir dedicato alla madre da poco scomparsa. Il titolo mi ha fatto curiosamente pensare a quelli di Andrea De Carlo (ma è un gioco di parole con la malattia), i contenuti sono ovviamente diversi, mi impressiona se vogliamo questa scelta quasi "anti-moderna" della dichiarazione d'amore alla madre, allego qui un estratto per farsi un'idea anche della scrittura "partecipata" (carica) di Dentello.

Sebastian Barry - Mille lune (Einaudi, 22 Marzo)


Sebastian Barry, irlandese, è un esempio - non l'unico - di quegli scrittori che vengono tradotti con regolarità in Italia senza mai superare uno stato di autore di culto (o forse non arrivare neppure a quello).
Comunque sia, questo è un romanzo storico, uno dei generi preferiti da Barry (anche se poi - almeno ho capito così - non sono svolti con un "occhio" di genere) ambientato negli Stati Uniti del diciottesimo secolo, appena dopo la guerra di secessione, e con un protagonista femminile "forte".

Kiese Laymon - Come uccidersi e uccidere in America (Black Coffee, 23 Marzo)


Dietro un titolo fragoroso si nasconde (o anzi, si presenta) il primo lavoro di una voce potenzialmente molto interessante della letteratura americana, uno scrittore afroamericano che qui in Italia è arrivato con il suo memoir di qualche anno fa (Il giusto peso, sempre per Black Coffee) e ora con questa precedente raccolta di saggi, sempre attraversati da una vena autobiografica, in cui viene scandagliato, come si suol dire, il presente statunitense, sotto diverse prospettive (una di esse è quella pandemica).

David Foekinos - La famiglia Martin (Solferino, 17 Marzo)


Una anticipazione "posticipata" (il libro è uscito la scorsa settimana) per un autore francese regolarmente tradotto da noi ma a cui potrebbe applicarsi lo stesso discorso che facevo sopra per Barry. Questo libro mi ha colpito perché è o sembra fortemente meta-letterario, una sorta di "doing of" di un libro escogitato da uno scrittore in crisi per superare il proprio blocco.

Alex Schulman - I sopravvissuti (Mondadori, 15 Marzo)


Altra anticipazione posticipata, uno scrittore svedese e un libro, peraltro un esordio, che è stato un best-seller internazionale, la storia di tre fratelli che si riuniscono per un lutto e di un passato doloroso da rievocare, ma inevitabile. Lo stile scorrevole (dell'assaggio che ho letto) spiega parte del successo, e non lo sto dicendo come rilievo negativo. Poi se si tratta di Svezia io sono spesso in prima linea.





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