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LIBRI E RECENSIONI. ROSS MACDONALD - BERSAGLIO MOBILE

DETECTIVE, DUBBI E PUPE 

Ross MacDonald viene considerato uno dei grandi maestri dell'hard-boiled americano, ma soprattutto uno dei "motori" del passaggio tra una prima fase di questo genere più manichea e meno priva di sfumature, per intenderci quella dei Chandler e degli Hammett, a un'evoluzione che poi lo porterà verso i chiaroscuri e la dimensione del dubbio (esistenziale, morale) tipici del giallo/noir moderno. Lo illustra Luca Briasco nell'introduzione di questo Bersaglio mobile, primo della serie di romanzi di MacDonald che vedono come protagonista il detective privato Lew Archer. Briasco non lo dice, ma probabilmente l'evoluzione a cui accenno sopra era qui appena all'inizio e deve essersi compiuta nel corso dei libri successivi: mi sembra infatti che in Bersaglio mobile i (peraltro gradevoli) cliché dell'hard-boiled non manchino, d'altra parte possiamo effettivamente notare una particolare predilezione dello scrittore per l'approfondimento delle psicologie - anche nei personaggi secondari - e per una "dimensione" di diffuso disfattismo e di ambiguità morale e materiale che appunto diventeranno tra le caratteristiche precipue delle strutture moderne del genere.

Bene, detto questo - ora si vorrà probabilmente sapere com'è il libro. È un hard-boiled (come dicevo sopra) ancora piuttosto tradizionale ma anche molto buono, che migliora quando la vicenda prende ritmo e lo scrittore può fare esplodere determinate premesse poste nella fase di "costruzione", in particolare la gestione degli attori non protagonisti, dei personaggi secondari. I passaggi di dialogo sono sempre piuttosto godibili - e spesso ampiamente (arche)tipici - ma il cambio di ritmo e la crescita di tono sono chiaramente percepibili quando la trama prende il volo, e peraltro permettono a MacDonald di dare qualche saggio del suo talento stilistico, spesso in senso lirico/visionario, o della sua bravura a "sbozzare" con pochi e plastici tocchi la fisionomia fisica (e morale) dei personaggi.

Come dicevo, il romanzo è godibile, divertente, qualitativamente di buon livello e fa venire voglia di proseguire con la serie (è uscito da pochissimo, sempre per Time Crime, il Vortice, ovvero il secondo volume), rendendo quindi possibile verificare sul campo il percorso di innovatore di MacDonald. Anche lasciando da parte queste considerazioni teoriche, il libro darà certamente soddisfazione agli amanti del genere - e Lew Archer si farà da subito (vedrete) volere bene.

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Informazioni sul libro
Ross Mac Donald - Bersaglio Mobile
Ed. Time Crime (Fanucci) 2021
Traduzione di Raffaella Vitangeli
Introduzione di Luca Briasco
256 pag.
Attualmente in commercio 

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