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LIBRI E RECENSIONI. LUCA DONINELLI - TU CREDI CHE IO DORMA

MIMESI E VISIONE


Tu credi che io dorma, ultimo libro di Luca Doninelli mi pare (è una mia sensazione) sia passato abbastanza inosservato, un po' in sordina, e sarebbe un peccato perché è un libro molto bello, e Doninelli uno scrittore molto valido, forse tra i migliori che abbiamo in Italia al momento.
In altri luoghi e contesti ho visto presentato Tu credi che io dorma come un romanzo, mentre più propriamente direi che è una raccolta di racconti (cinque) a filo conduttore, un filo spesso e ben intrecciato, costituito dalla letteratura, dalla riflessione sulla stessa (e sulle storie, su come nasca e si sviluppi una storia), quindi anche dalla riflessione sulla vita (la vita - tutto sommato - è una storia).

Doninelli si muove con grandissima abilità in una dimensione insidiosa le cui componenti essenziali sono da una parte la mimesi (l'ispirazione alla grande letteratura classica, passata o contemporanea, il suo "rifacimento") e dall'altra lo spirito dei nostri tempi, la volontà di dialogare in maniera dinamica ed efficace col lettore di oggi: sbilanciarsi e sbagliare sarebbe letale, al contrario è l'equilibrio tra le due componenti a fare il libro, a renderlo un gioiellino - come si suol dire - di arte narrativa e ironica sapienza. Parlando della componente mimetica, nel primo racconto a me era venuto in mente Zweig (l'autore, in un'intervista, ha parlato di Dürrenmatt), nell'ultimo di ambientazione russa mi pare naturale il pensiero vada ad alcuni classici di quel paese (l'autore dice Bulgakov, io che magari sono semplice avrei pensato a Tolstoj o Turgenev), mi fermo a questi due esempi perché ognuno ha il diritto di fantasticare e sviluppare i propri spontanei e sentimentali (o ragionati) collegamenti, per quanto riguarda il "percorso" di sviluppo della raccolta, i sottili o visibili collegamenti tra un racconto e l'altro, il seminare indizi e far lampeggiare rifrazioni, esso mi sembra parlare del modo in cui l'autore coinvolge il lettore nel suo gioco/riflessione, mettendogli a disposizione diversi livelli di lettura e differenti modalità di fruizione. Siccome si parla fondamentalmente delle storie, della responsabilità di chi le racconta (quindi di chi le vive) e di chi tesse la tela (potrebbe essere l'autore, potrebbe essere Dio, potrebbe essere un lettore particolarmente affetto da manie di grandezza) una di queste modalità può certamente consistere nel trovare il senso, ma qualsiasi sia l'approccio non mancano i motivi di interesse e di soddisfazione, insomma il libro si presta a diversi tipi di lettura ed eventualmente si potrebbe addirittura dedicare una ri-lettura alla ricerca degli indizi di cui sopra e allo scioglimento degli eventuali enigmi - o anche al decifrare cripto-citazioni o riferimenti letterari.

Concludo dicendo che di Doninelli andrebbe assolutamente recuperato l'ambizioso e immensamente ricco Le cose semplici (un esempio di potenziale Grande Romanzo Italiano, peraltro distopico, di cui forse non si era parlato abbastanza). Ma una cosa alla volte: potete anche iniziare da qui.

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Informazioni sul libro
Luca Doninelli - Tu credi che io dorma
Ed. La Nave di Teseo 2021
144 pag.
Attualmente in commercio

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