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LIBRI E RECENSIONI. ALESSANDRO PIPERNO - DI CHI È LA COLPA

SIMPATIA E STALLO


Curiosamente mentre ero già a buon punto nella lettura dell'ultimo romanzo di Alessandro Piperno, Di chi è la colpa, sono incappato in un'intervista con l'autore che ha messo un po' in discussione le mie certezze, visto che una parte corposa della stessa verteva su come si sia evoluta nel tempo la sua scrittura; ho pensato, e penso tuttora, che mi sia sfuggito qualcosa, visto che per me il principale difetto (ma probabilmente anche il principale pregio) di questo libro è di essere al 100% Piperno come lo conoscevo, insomma le vicende usuali di famiglie e salotti ebrei, impostura, rapporti e tare familiari, scoperta del sesso etc. Qualche piccola novità può essere riscontrata  in un maggiore afflato autobiografico (in effetti c'è chi - come Angelo Guglielmi in una recensione su Tuttolibri - ha premuto su questo pedale e identificato al 100% il protagonista del libro con l'autore) ma per il resto sono quelle cose che il nostro scrive fin dall'esordio a volte molto bene, a volte benissimo (la mini-serie del Fuoco amico dei ricordi) e talvolta, come nel penultimo Dove la storia finisce, con esisti abbastanza disastrosi.

Questo è un romanzo di Piperno abbastanza riuscito, simpatico, dà la sensazione di essere da qualche parte seduto a parlare con un vecchio amico, che dice un po' sempre le stesse cose ma le dice in maniera affettuosa e divertente, e se a volte ti senti preso in giro il problema non è suo ma piuttosto tuo, perché tu sei cambiato, e il lettore cambia, e magari dopo due/tre/quattro/cinque romanzi hai meno voglia di immergerti nell'ennesima storia di formazione(ebrea)-disgregazione familiare(ebrea)-educazione sessuale e intellettuale. Non aiuta poi che stilisticamente lo scrittore, nella sua consueta alternanza di alto e basso, renda qui fin troppo leccato e ricercato l'alto, e fin troppo piacione e addirittura sciatto/gergale il basso (ho contato tre "al netto di", per fare un esempio concreto), seppure nella sostanza poi la scrittura sia funzionale a un romanzo come ho detto simpatico, direi anche senza troppe pretese, che scorre bene, muove spesso al sorriso e sicuramente trova in alcuni personaggi (la madre, lo zio Gianni) e nelle plastiche descrizione di ambiente dei chiari punti di forza.

Non è quindi un brutto romanzo, e non è affatto da buttare (anzi, la maggior parte delle cose, delle pagine, me le tengo volentieri), certamente, per tornare all'intervista di cui parlavo inizialmente, a me mostra uno scrittore in fase di stallo o addirittura di involuzione e non di evoluzione, allo stesso tempo Di chi è la colpa è comunque sensibilmente superiore al suo predecessore per cui non abbandoniamo le speranze: d'altra parte - nel caso peggiore - avremo ritrovato quel vecchio amico che ci racconta sempre le stesse cose divertenti.

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Informazioni sul libro
Alessandro Piperno - Di chi è la colpa
Ed. Mondadori 2021
444 pag.
Attualmente in commercio

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Commenti

  1. Questo "Di chi è la colpa" è il primo romanzo di Piperno che leggo. Il romanzo mi è piaciuto molto sino a metà del racconto. Mi era simpatico il protagonista, mi colpivano le sue infinite considerazioni, spesso fatte con tono ironico, distaccato e disincantato. A metà del romanzo, dopo il fatto tragico, mi è sembrato peró di entrare in una fase meno riuscita, forse perché il tono ironico dei primi capitoli non si adattava più agli eventi narrati. Anche alcuni personaggi aggiunti negli ultimi capitoli mi sono sembrati un po' sfocati. Al protagonista, comunque, va tutta la mia comprensione.

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