UOMO VS. CIELO
In questo anno felicemente (Il Campiello alla carriera) ma soprattutto malinconicamente "di" Daniele Del Giudice, mi ero reso conto di non avere ancora letto - unico pezzo mancante nella sua opera edita - il celebre Staccando l'ombra da terra, che del premio veneto fu peraltro finalista. Ai tempi dell'uscita mi aveva un po' tenuto distante il tema conduttore di questi racconti (non è in effetti un romanzo quanto una raccolta "unitaria", forse ai nostri tempi si sottolineerebbe anche l'aspetto memoriale o auto-finzionale): il volo, anche descritto nei suoi aspetti più tecnici, quindi teoricamente meno digeribili per un occhio profano e ragionevolmente indifferente (alla tematica).
D'altra parte, ora lo so, la grandezza di Del Giudice sta anche nel distillare una prosa e un'affabulazione dense e sobriamente emozionanti usando strumenti diversi, tra cui - spesso - i gerghi della scienza e della tecnica (altrove lo sguardo, in assoluto e sull'arte, o l'orecchio - pure lui assoluto - come in un suo noto, bellissimo racconto). Il miracolo dello scrittore è di non risultare freddo, aprendoci anzi una dimensione umana-umanistica a tratti commovente: l'uomo intento a cercare di controllare e dominare logiche e fenomeni che per loro natura gli sfuggono, che mantengono una propria dimensione insondabile, inconoscibile (e - come nel caso del volo - anche pericolosa), e lo stesso mai domo seppur consapevole dei propri limiti, lui stesso commosso (colpito) dalla maestosità del cosmo (o del tempo, dello spazio) e da ogni proprio successo parziale. Del Giudice è appunto un umanista, mi pare di poter dire, un sostenitore di questo sforzo immane, velleitario e indefesso. Dominare il non dominabile, vincere (riuscire) anche solo sotto forma di un decollo riuscito o di un'avventurosa uscita da un banco di nuvole.
Credo che il racconto più noto del lotto - teso come un thriller, decorosamente tragico, con qualche increspatura di indignazione appena trattenuta - sia quello dedicato all'incidente di Ustica, ma sono tutti molto belli, e non disturba neppure qualche obbligatorio elemento di uniformità tecnica nelle descrizioni del lavoro (il compito) del pilota.
Una lettura, un recupero - per una volta posso dire - necessari (nel senso che è necessario aver letto tutto Del Giudice) e un libro che a quasi trent'anni di distanza mantiene, come quasi tutti gli scritti dello scritture, una suggestiva e struggente modernità.
-----------------------------------------------------
Informazioni sul libro
Daniele Del Giudice - Staccando l'ombra da terra
133 pagine
Einaudi 2017
Attualmente in commercio
-----------------------------------------------------
Commenti
Posta un commento