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LE ANTICIPAZIONI DI INIZIO NOVEMBRE. LETTERATURA ITALIANA. ABRAHAM B.YEHOSHUA. DAMON GALGUT. BERNARDINE EVARISTO. LOUISE ERDRICH. JOSHUA COHEN. JOHN O'HARA

LIBRI IN USCITA A INIZIO NOVEMBRE

Come di consueto raccolgo qui alcuni dei libri interessanti in uscita, in questo caso orientativamente le prime due settimane di Novembre.

(a cura di) Marco A. Bazzocchi - Cento anni di letteratura italiana (Einaudi, 2 Novembre)


Una storia della letteratura, di quelle che stanno bene nelle aule universitarie ma possibilmente anche in quelli che chiamo "testi sacri" del lettore, da leggere ma anche e soprattutto da compulsare ad hoc per orientarsi e contestualizzare autori e periodi.
Qui si va dalle avanguardie del secolo (i futuristi e altri) fino a Siti e alle ultime tendenze (autofiction e scritture migranti). Obbligatorio.
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Abraham B. Yehoshua - La figlia unica (Einaudi, 9 Novembre)




Il nuovo romanzo del grande scrittore israeliano. Se leggete la trama e vi sembra di trovarvi in un libro di Alessandro Piperno, non stupitevi, Yehoshua ha infatti ambientato in Italia la sua nuova storia, una sorta di omaggio al nostro paese accompagnato dai consueti temi forti dell'autore (identità, religione, rapporti familiare, relazione padre/figli).
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Damon Galgut - La promessa (E/O, 4 Novembre)


Libro finalista - o per meglio dire shortlisted - al Booker Prize di quest'anno, si tratta di un autore sudafricano spesso - mi pare ovvio - accostato a Cotzee.
Sembra essere una classica saga familiare dove le vicende della famiglia si intrecciano con la storia e gli sviluppi sociali e politici del Sudafrica. 
Per ora ne ho sentito cose molto buone, sia sulla stampa che da lettori che lo hanno affrontato. Traduzione di Tiziana Lo Porto.
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Bernardine Evaristo - Radici bionde (Sur, 11 Novembre)


Non il nuovo libro ma la prima edizione italiana di un romanzo del 2009 della vincitrice del Booker Prize di due anni fa. È una sorta di distopia o meglio di ucronia dove sono stati gli africani a ridurre in schiavitù e colonizzare gli europei, una storia quindi curiosa e interessante e decisamente "politica" (spero non troppo o non solo).
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Louise Erdrich - Guardiano notturno (Feltrinelli, 11 Novembre)


Sempre parlando di premi, il libro vincitore del Pulitzer per la fiction 2021, di un'autrice originaria nativo-americana e - pur quotata - mai realmente "esplosa" in Italia.
Il libro in effetti è ambientato in una riserva indiana ed è calcato sulle vicende reali del nonno della Erdrich, unendo ricostruzione storica, vicende personali, e dal punto di vista del "mood" dramma e umorismo.
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Joshua Cohen - Quattro nuovi messaggi (Codice, 4 Novembre)


Non il nuovo romanzo di questo postmoderno-sperimentatore americano della generazione di mezzo (classe 1980, quindi non più giovin scrittore ma diciamo posteriore ai vari Lethem, Chabon, Franzen) ma una raccolta di quattro racconti (di dimensioni medio-grandi, il libro supera le 200 pagine) che ritraggono - quasi a mo' di apologo - i comportamenti umani in relazione con Internet e coi Social Media. Apologo fa sempre un po' paura, ma almeno ci guarderò dentro.
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John O'Hara - Elizabeth Appleton (Nutrimenti, 4 Novembre)


Grande rilancio italiano per l'autore che fu definito "The real Fitzgerald" (ma non credeteci, e questo senza volergli togliere nulla) e che dopo la riproposta dei suoi racconti (da Racconti edizioni, appunto) trova ora posto coi romanzi in Bompiani (Un pugno di polvere) e Nutrimenti con questo Elizabeth Appleton, romanzo dove O'Hara sembra fare quello che sa fare meglio: ritrarre la borghesia americana tra sogno (o forse post-sogno) e (quasi certa) crisi. Traduzione di Nicola Manuppelli.





Commenti

  1. Di John O'Hara mi sono piaciuti moltissimo i racconti, della collana Classici Contemporanei della Bompiani, "The New York Stories" (ed. 2020): assolutamente da leggere. Non so se i racconti di cui parli si sovrappongano, ma credo di sì, perché in "The New York Stories" si va dalla fine degli anni '20 fino alla morte dell'autore.... L'edizione Bompiani è molto bella. Prenderò "Un pugno di polvere" sempre stessa collana Bompiani e bella copertina - inoltre non te lo fanno pagare 19 o 20 euro come Nutrimenti e come se lo avessero appena tirato fuori dal cappello: John O'Hara è l'autore del famoso "Appuntamento a Samarra" che ho letto una ventina d'anni fa. Insomma è un classico ed è famoso.

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    1. Ciao e grazie. No, non sono gli stessi racconti, quelli pubblicati da Racconti sono una "mini-serie" a sè.

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