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LE ANTICIPAZIONI DAL 15 AL 19 NOVEMBRE. AMOS OZ. ERMANNO CAVAZZONI. MARIE GAUTHIER. FEODOR DOSTOEVSKIJ. DANIEL MENDELSOHN. WOLFGANG KOHLHAASE

LIBRI IN USCITA DAL 15 AL 19 NOVEMBRE

Come di consueto raccolgo qui alcuni dei libri interessanti in uscita questa settimana.

Amos Oz - La terra dello sciacallo (Feltrinelli, 18 Novembre)


Un libro del 1965, otto racconti che hanno costituito il debutto letterario di Amos Oz, e che curiosamente erano ancora inediti in Italiano (e in altre lingue europee): sette di questi sono ambientati in un Kibbutz, uno dovrebbe avere un andamento e toni da parabola, mi pare possiamo aspettarci "in nuce" i grandi temi di Oz, ovviamente partendo dalla questione israeliana, e forse uno stile non ancora perfettamente maturo rispetto allo scrittore che abbiamo conosciuto attraverso i suoi grandi romanzi.

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Ermanno Cavazzoni - Storia naturale dei giganti (Quodlibet, 17 Novembre)


Una nuova edizione ampliata e riscritta di questo "immaginifico" romanzo di Cavazzoni, originariamente uscito per Guanda nel 2007, tra gioco letterario, citazionismo e rilettura (del classico romanzo cavalleresco), e multi-genere (satira, comico, tocchi fantascientifici). Un' ottima occasione di riscoperta in un'edizione ricercata e curata come sono sempre quelle di Quodlibet.
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Marie Gauthier - Mezza nuda (Clichy, 16 Novembre)


Il vincitore del Premio Goncourt Esordienti del 2019 per una giovane scrittrice che con questa storia di "scoperta" (dell'amore, del sesso) si è attirata alcune iperboli e paragoni critici interessanti (e ingombranti), per esempio i grandi romanzi di formazione novecenteschi alla Törless e ancora Hermann Hesse e il cinema di Truffaut. Peraltro dimensioni contenute, poco più di cento pagine.
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Feodor Dostoevskij - I fratelli Karamazov (Einaudi, 16 Novembre)


Una segnalazione intanto per chi non ha ancora questo libro o non lo ha ancora letto, ma anche per appassionati, filologi e tutti gli altri: si tratta di una nuova edizione Einaudi in cofanetto di due volumi e con una nuova traduzione della "specialista" Claudia Zonghetti.
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Daniel Mendelsohn - Tre anelli. Una storia di esilio, narrazione e destino (Einaudi, 16 Novembre)

Il nuovo libro di Mendelsohn (tra gli altri Un' Odissea, del 2019, ottime critiche anche se poi non so quanto sia stato letto), sempre in uno spazio fluido e ideale tra fiction biografica e colto saggio narrativo. Lo scrittore narra questa volta tre vite, di tre personaggi in esilio o in fuga (anche quando auto-imposta) come Auerbach, Fénelon (il meno conosciuto dei tre) e Sebald, il tutto in appena 120 pagine in cui entrano anche aspetti autobiografici e si concatenano ulteriori storie, una sorta di tour de force "in sintesi" ma ben rappresentativo di metodo e poetica dello scrittore.
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Wolfgang Kohlhaase - Capodanno con Balzac (Bottega Errante, 17 Novembre)


Una raccolta di racconti di uno scrittore, sceneggiatore e regista tedesco finora inedito in Italia. Questi sono racconti, in originale usciti nel 1977, con un setting berlinese "dal basso" (dalla strada) e naturalmente un focus e una visione sui grandi nodi della storia recente tedesca. Attenzione ai dialoghi, che dovrebbero un po' essere la specialità della casa.









Commenti

  1. Grazie - come sempre - per i consigli mai scontati (ho già ordinato tre titoli).

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    1. mi fa molto piacere? :) quali? Marco

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    2. Indovina? In realtà sono due, ahia! Perché "Tokyo. Stazione Ueno" è in una recensione a parte, ma letta sempre qui. Comunque "Mezza nuda" (Clichy) e "Capodanno con Balzac" di Wolfgang Kohlhaase. Di Oz, non essendo un esperto di letteratura israeliana, non m'interessano le opere di crescita, preferisco i testi più "pesanti", già scritti da autore maturo.

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    3. Non c'entra, ma ho preso insieme ai volumi citati sopra anche "Il legno storto dell'umanità" di Isaiah Berlin: perché viste le minacce di morte da parte di frange torinesi di No vax (istigate dai soliti cattivi maestri, ma loro sono "intellettuali" -ma per me del tipo di Goebbels- quindi non si possono toccare), cerco di espandere i miei orizzonti: la visita di ieri in Corso Vinzaglio - dietro richiesta della Digos - mi ha segnato. Come anche la sfanculata di oggi da parte di Enrico Macioci, ma quella me l'aspettavo: non sei più capace di fare davvero lo scrittore (o di lavorare in generale)? Buttati in politica o friggiti il cervello (o entrambe le cose...). Novax=Nobrain (e non mandatemi altre minacce di morte il mio IP è monitorato, come ve lo devo dire? Ed è anche una palla, la rinuncia alla privacy perché arrestino una dozzina di cretini... foste di più molto volentieri.)

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    4. oddio ma perché minacciano di morte proprio te? mica sei l'unico a rappresentare quella posizione. Comunque su Oz la penso come te. A me interessano Cavazzoni e Mendelsohn, Koolhhaase guardo quello che trovo in tedesco, nel weekend

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    5. Riguardo alla prima domanda: non lo so, però hanno la mia mail (che è una seccatura non da poco).
      Fammi sapere com'è Mendelsohn, perché non lo conosco.

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