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RECENSIREPOESIA. BIANCA BATTILOCCHI - HERBARIUM MAGICUM

TRADUCI IN IDIOMA NUOVO



Recensione di Valentina Murrocu

Bianca Battilocchi è poetessa, critico letterario e ideatrice del progetto “Ecosistemi poetici. Abitare creativamente l’Antropocene”; studiosa di Emilio Villa, ha curato il volume “Rovesciare lo sguardo. I Tarocchi di Emilio Villa” (Argolibri, 2020); “Herbarium Magicum” (Anterem Edizioni, 2021), è il suo primo libro di poesie. La minisilloge “CUCITIprovvisori” è in uscita per Crocevia nel 2022.

“Herbarium Magicum” di Bianca Battilocchi è una plaquette risultata finalista al Premio Montano 2020 e pubblicata a luglio 2021 nella collana “Nuova Limina” da Anterem Edizioni. Un elemento in particolare va tenuto in considerazione da chi si avvicina a questo libro, ovvero, l’influenza che gli studi dell’autrice hanno avuto su quest’opera, la quale è sicuramente in linea con l’attività di critico e vuole inserirsi nell’ambito della “scrittura di ricerca”.

Il libro si articola in due sezioni (“Anemoni” e “Sette Petali”) che comunicano grazie all’ultimo testo della prima sezione (“Intermezzo in terzine”), nel quale possiamo osservare una priorità della percezione e una volontà conoscitiva del soggetto («Imparare di nuovo a leggere/a percepire/I territori di qua dell’occhio/l’interno onirico/il sempre mutevole»), soggetto che mantiene una postura alto-tragica e sembra attraversato da una tensione tra permanenza e continuo divenire («In dissoluzione e miscela/per infiniti mondi/fatti di danze da navigare»). Il lessico è prevalentemente arcaico («Cosa pensare di codeste persone sospese/a testa in giù?»; «sentiva scrivere sull’orlo/le eco ripetute dai due lati del crinale»; «ma v’era l’ombra lontana/d’un luminoso fiore»; «m’inghiotte/una piramide rovesciata»), con pochi riferimenti alla quotidianità («i sentieri affollati/del mercato di Catania/quando il sole era alto/e ci si rinfrescava /sotto i tendoni vociferanti tra ombre in continua danza»; «gli arabeschi/disegnati nelle lenzuola dei genitori/osservate attentamente/così tante volte/in ogni loro piccolo e soffocante dettaglio»); alcuni versi sono inaccessibili se non a una nicchia: «avvicinarsi all’hortus/rosa dopo rosa/come Teresa»; «e riassorbire in sublime/l’aurum potabile/lasciarsi pervadere dal calore/della pura ispirazione»; «liuthon inter flores».

Dalla lettura emerge quindi un problema non trascurabile riguardante il testo nella sua relazione con la “contemporaneità”, per via degli elementi testuali (in primo luogo, il lessico) messi in evidenza sopra; a questa osservazione se ne aggiunge un’altra, riguardante la struttura: il libro sembra infatti rivolgersi a un pubblico di iniziati. Da apprezzare, la bellezza dell’oggetto-libro e il tentativo di unire il momento biografico a quello speculativo, soprattutto quando la riflessione verte sull’origine del mondo e del linguaggio («Nuovi vocaboli nuove piante/ancora sconosciute/da cui farsi insediare»; «penetra in abisso/sprofonda nel sonno vigile/dell’anima mundi/e traduci in idioma nuovo»).

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Informazioni sul libro

Bianca Battilocchi - Herbarium Magicum
40 pagine
Anterem 2021
Attualmente in commercio

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Valentina Murrocu (1992) è laureata in Storia e Filosofia presso l’Università degli Studi di Siena. La sua raccolta poetica d’esordio, “La vita così com’è” (Marco Saya Edizioni, 2018) è stata segnalata al 33° “Premio di poesia e prosa Lorenzo Montano”, edizione 2019. Ha vinto la II edizione del “Premio Letterario Nazionale Gianmario Lucini” per l’inedito. Suoi testi inediti sono apparsi su Nuovi Argomenti, partage du sensible e Poesia del Nostro Tempo. Collabora con Poesia del Nostro Tempo e Recensireil mondo.


 

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