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RECENSIREPOESIA. TOMMASO DI DIO - VERSO LE STELLE GLACIALI

DITE LORO IL VERO




Recensione di Valentina Murrocu

Tommaso Di Dio è poeta e critico letterario, oltre a essere membro del comitato scientifico del laboratorio di filosofia e cultura Mechrì. Ha scritto, tra gli altri libri, “Favole” (Transeuropa, 2009), “Tua e di tutti” (Lietocolle-Pordenonelegge, 2014), “Verso le stelle glaciali” (Interlinea, 2020) e “La favola delle pupille” (Edizioni Volatili, 2020).

Il primo aspetto che colpisce il lettore della raccolta è, sicuramente, l’operazione conoscitiva compiuta dal poeta, operazione che ha a che fare con il tentativo di classificazione del reale, quasi si manifestasse, perlomeno come movimento interno al soggetto che dice io, una volontà di adesione alle sue manifestazioni, al di là della loro propria dispersione «nell’universo mondo»: «Siate pronti. /Dite loro il vero»; «Fuori/il mondo emerge/come immaginazione, desiderio, descrizione». Più che di soggetto, occorre tuttavia parlare di esplosione del soggetto in una pluralità di io, quando non di relazioni tra soggetti, i quali a volte sentenziano attingendo come a una conoscenza di altra natura («Perché anch’io infine veda/e senta/interamente questa che sento e vedo»; «Sullo schermo poi. /Qualcuno che digita; qualcuno/che dice io»; «Nessuno qui/si toglie il cappotto; hanno/freddo questi umani»; «Saranno dispersi; e racchiusi/in un segno integro/muto»; «Sapremo parlare. Riconoscerci. Fuoriuscire»).

Il registro si mantiene (quasi) sempre alto-tragico e il lessico accoglie le espressioni più disparate (per indicarne alcune: «catrame e cemento umano», «le fondamenta della vita», «la bugia della mente»): entrambi questi aspetti sono funzionali all’operazione o movimento (che è sempre un movimento conoscitivo) di cui sopra, nonostante o proprio in virtù della prosaicità di alcuni degli avvenimenti di cui l’io fa esperienza: «Bisogna stare soli; scattare una foto/mandarla a caso ai gruppi su whatsapp/perché le ombre parlino»; «Il transessuale brasiliano/sta finendo il proprio taglio/dal parrucchiere cinese; e ridono/nel rumore del fon». Pertanto, il libro risulta riuscito, sia per via della tensione alla verità (o alla menzogna) che attraversa le sezioni della raccolta, sia perché il processo e il movimento indicati al lettore, ancor prima del percorso in quattro itinerari che sembra disegnare il libro, sono momenti di attraversamento, come da una soglia: «L’uomo al bar/voleva togliere/la corona metallica con i denti; mentre una donna/precipitava/dentro un non amore»; «Qualcosa nelle vene ancora/da dove non si sa ci riporta tutti/in una preistoria senza spazio, in un/dislocato asma/sospeso, cieco intangibile»; «Ma anche la pioggia è parte del processo/come gli echi, gli archi neuronali».

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Informazioni sul libro

Tommaso Di Dio - Verso le stelle glaciali
160 pagine
Edizioni Interlinea 2020
Attualmente in commercio

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Valentina Murrocu (1992) è laureata in Storia e Filosofia presso l’Università degli Studi di Siena. La sua raccolta poetica d’esordio, “La vita così com’è” (Marco Saya Edizioni, 2018) è stata segnalata al 33° “Premio di poesia e prosa Lorenzo Montano”, edizione 2019. Ha vinto la II edizione del “Premio Letterario Nazionale Gianmario Lucini” per l’inedito. Suoi testi inediti sono apparsi su Nuovi Argomenti, partage du sensible e Poesia del Nostro Tempo. Collabora con Poesia del Nostro Tempo e Recensireil mondo.

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