VITE DA GRANDI E OLIO
Scrivere di un epistolario è forse e già di per sé più complesso rispetto al recensire un'opera di tipo narrativo, e tra gli epistolari questo Essere o no scrittore, che raccoglie i carteggi di Leonardo Sciascia e Vincenzo Consolo, presenta una difficoltá aggiuntiva. Non si tratta infatti di una corrispondenza "a tema" (un tema portante) o che coinvolga e chiami in maniera organica o continua la visione del mondo o letteraria degli autori, ma è costituita perlopiù da lettere che toccano soprattutto ordinaria amministrazione e quotidianità dei due grandi scrittori siciliani.
Tra formule di cortesia, promesse di visite reciproche e grandi quantità di olio regalate si fanno però spazio in modo gustoso sia squarci sulla "bottega" (sui metodi) dei due scrittori sia sull'ambiente letterario italiano e sulla maniera in cui Sciascia e Consolo (soprattutto il secondo, che si trovava all'inizio della sua parabola letteraria quando inizia il flusso di lettere) entrano a farvi parte e si evolvono.
Veniamo quindi a conoscere una grande amicizia che nel contesto di questo mondo (le opere, i romanzi, gli editori, le collaborazioni giornalistiche) si evolve e diventa col tempo sempre più paritaria (è abbastanza evidente all'inizio un certo rispetto reverenziale di Consolo) ma anche le ordinarie aspirazioni e gli intrighi (quasi comici) tipici del mondo editoriale, ad esempio tutta la sequenza di premi letterari nei quali Consolo viene appoggiato da Sciascia, senza comunque vincerli (questo potrebbe consolare scrittori emersi ed emergenti alle prese con simili e attuali problematiche).
Mi pare ovvio anche che il libro abbia tanto più da dire quanto più si conoscono i due autori e si colgono tutti i riferimenti a fatti, altri scrittori, bibliografie (l'edizione è tascabile nel formato ma molto curata nell'apparato di note). Ma anche per i meno iniziati presenta sicuramente interesse, ha momenti godibili e invita a scoprire, riprendere in mano, approfondire i due grandi siciliani che attraverso queste lettere hanno curato la loro amicizia e si sono divisi (almeno stando alle fonti ufficiali) solo a causa del normale ciclo della vita, immortali soltanto tra le mani di noi lettori.
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