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RECENSIREPOESIA. CARLO SELAN - NOVE

 CI VUOLE AFFETTO PER PARLARE



Recensione di Valentina Murrocu

La plaquette “Nove” (Edizioni Volatili, 2020) di Carlo Selan è il quarto de “I cervi volanti”, collana a cura di Giorgiomaria Cornelio e Giuditta Chiaraluce, la quale si è anche occupata di realizzare le partizioni visive che accompagnano il testo.

Il libro si apre con uno stralcio dell’intervista (contenuta in “Materiali di un’identità”, Transeuropa, 2010) di Claudia Crocco a Mario Benedetti, incentrato sul concetto di provvisorietà, nell’esistenza come nella scrittura, alla quale Benedetti fornisce una risposta che deve e può partire dal ricordo e dalla testimonianza, per quanto frammentata ed essa stessa provvisoria («È tutto molto provvisorio in maniera forte, è così pregnante la parola “provvisorio” per me. È così tutto.»; «Poiché tutta l’esperienza umana è per definizione provvisoria, quel che si può fare è cercare di testimoniarne piccole parti»). E la provvisorietà costituisce una delle chiavi di lettura di “Nove”, libro in cui agli estratti di quattro poesie di Benedetti, tratte da Umana Gloria (Mondadori, 2004), seguono altrettanti materiali dell’autore, collocati come in nota ai testi di Benedetti; ad essi si aggiungono quattro esperimenti di googolism incentrati sul tema del paesaggio («il territorio oggi non è più un medium | neutro su cui si svolgono gli eventi»; «i ragazzi li abitano i non luoghi?| La loro esperienza di residenti | e fruitori di diversi paesaggi| urbani è condividere uno stare, |un progetto breve di fedeltà?»), nonché una riscrittura, parola per parola, di “Dedica” di Benedetti: la somma dei testi dà come risultato nove, di qui il titolo della plaquette.

Parlo di provvisorietà sia perché il procedimento di riscrittura porta con sé una risignificazione dei materiali e un tentativo di uscita dal soggetto, dall’io, tornando allo sguardo e alle parole altrui, sia perché lo scrivere in nota e glossando amplifica o, comunque, testimonia almeno in parte la precarietà che caratterizza l’esistenza del soggetto e le operazioni che esso compie, compresa la restituzione verbale che deriva dall’atto percettivo: «Come lavarsi le mani, stavolta/con gesti lenti e raccolti, senza fretta, /sciacquarsi la faccia prendendo del tempo,/restare nel letto distesi in mutande confusi, smarriti, non trovare cosa dirsi». La percezione e l’atto del guardare assumono, dunque, all’interno della plaquette, una doppia valenza, quella del “guardare se stessi mentre si guarda” e del “ricordarsi di stare guardando” («Poi se ti sembra ti spiego e si parla poco/perché distrarsi e dire o riprendersi e guardare»; «Mi guardi? Mi vedi che ti sento parlare?»; «ancora ieri/e poi come guardarsi, il mio sguardo nel tuo, /e non volere partire.), quasi a voler comunicare che i gesti, in particolare il guardare, il parlare e il ricordare assumono senso nel loro darsi, nello sviluppo del fenomeno, quest’ultimo inteso in senso lato.

Di qui il continuo senso di provvisorietà e precarietà esperito dal soggetto percipiente, il quale fa esperienza della realtà senza tuttavia dissociarsene o frammentarsi; una esperienza, quella della scrittura, in continuo divenire e nei confronti della quale l’autore si pone come davanti alla conoscenza di sé, del mondo e del proprio gesto, ovvero, a partire dal riconoscimento di una mancata coincidenza tra soggetto, mondo fenomenico e restituzione verbale. Selan parla, a tal proposito di “affetto”, quella continua tensione, l’avvicinamento e l’approssimarsi a un’esperienza, compresa quella dello scrivere (come afferma nella riscrittura di “Dedica”): «Ma ci vuole affetto/per parlare, dell’affetto per scrivere.»

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Informazioni sul libro

Carlo Selan - Nove
Ed. Volatili 2020
Stampato in numero limitato di copie / fuori commercio

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Valentina Murrocu (1992) è laureata magistrale in Storia e Filosofia presso l’Università degli Studi di Siena. Nel 2018 è uscita la sua opera prima di poesia, “La vita così com’è”, per le Marco Saya Edizioni.Suoi testi inediti sono apparsi su Poesia del Nostro Tempo, Mediumpoesia e Nuovi Argomenti.


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