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LIBRI E RECENSIONI. PHILIP DRÖGE -TERRA DI NESSUNO

STORIA DI UNA (MICRO)NAZIONE


Ho letto quasi per caso qualche giorno fa dell'uscita su Netflix di un film sulla vicenda dell'Isola delle Rose; una vera casualità, visto come si è incrociata con la mia lettura di questo libro, Terra di nessuno dello scrittore olandese Philip Dröge.

Se il docufilm che citavo racconta la vicenda di una cosiddetta (autoproclamata) micronazione in tempi recenti al largo del Mare Adriatico , il libro racconta la storia, lunga circa duecento anni, di Moresnet, un triangolo di terra neutrale, un non-stato rimasto "incastrato" per errore burocratico e successiva testardaggine tra Germania, Paesi Bassi e Belgio. Da Napoleone e dal Congresso di Vienna fino agli anni immediatamente successivi alla prima guerra mondiale, Dröge ricostruisce in "quadri" le varie fasi dell'esistenza di questo territorio, raccolto attorno al suo unico vero asset, una redditizia miniera di zinco che diventa l'apparente motivo del contendere tra le nazioni sovrane confinanti e - di conseguenza - della sopravvivenza dell'anomalia di Moresnet.

Qui si esplicita quello che potrebbe essere il maggior pregio e difetto del libro al contempo: diversamente da altre operazioni di saggistica narrativa di questo tipo, non mi sembra che a Dröge interessi trovare un senso generale dietro a questa storia e diciamo farlo risuonare nella narrazione, a parte una critica molto leggera delle burocrazie statali: l'attenzione dello scrittore va quindi all'aneddotica del luogo, sempre mischiata con le pieghe della Grande Storia che si svolge a non molti chilometri da lí; troviamo dunque l'epoca dei primi minatori, poi quella dei contrabbandieri e degli avventurieri, e ancora il tentativo di darsi un vero ordinamento statale, l'incrocio con un'altra e ben più consistente tensione idealistica, quella dell'esperanto (che doveva essere la nuova lingua comune degli europei, o forse di tutti i popoli mondiali). La mano di Dröge è in effetti quella del buon affabulatore e del valente giornalista di costume, non dello scrittore baciato dal genio, per cui la decisione di tenersi a livello-aneddoto, cercare il curioso, il divertente, anche il drammatico, in sostanza premia, se appunto non ci si aspettano particolari picchi di scrittura o acute rivelazioni.

Alla fine dunque un libro molto divertente, ben svolto, divulgativo, ben documentato (anche se forse avrei sperato in un apparato grafico - tavole, fotografie,cartine più ricco), un capitolo ulteriore e molto interessante di una collana come quella dei Reportage di Keller che già mi aveva dato alcune soddisfazioni. 


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Informazioni sul libro
Philip Dröge - Terra di nessuno. L'incredibile storia di Moresnet, un luogo che non sarebbe dovuto esistere
Traduzione di Andrea Costa
Ed. Keller 2020
288 pag.
Attualmente in commercio

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