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LIBRI E RECENSIONI. EMMA CLINE - HARVEY

WEINSTEIN, AMICO DI DELILLO


Harvey non è il nuovo romanzo di Emma Cline, dopo il successo di Le ragazze (del 2016), bensì una rapida novella uscita originariamente sul New Yorker con il titolo di White Noise (pertinente, come vedremo tra un attimo) e nella sua densa brevità ideale per conoscere l'autrice.

La scrittrice ha scelto del materiale non semplicissimo: una giornata, l'ultima prima della sentenza, di Harvey "Metoo" Weinstein, ritratto in un momento allo stesso tempo tra decadenza e voglia di rivalsa; Harvey si trova in una lussuosa casa in Connecticut, messa a disposizione da un amico, tutto quello che fa è mangiare, dormire, telefonare, spedire E-Mail, farsi curare per i propri malanni fisici, soprattutto rimuginare sul passato e sul riscatto - ne è sicuro - che gli riserverà il futuro dopo la sentenza. C'era il rischio evidente di cadere nell'apologo anti-maschio-predatore, ma la Cline lo evita con grandi dosi di ironia, ma soprattutto sfaccettando il ritratto di un personaggio deteriore (il giudizio è e rimane severo, e non si fa nulla per nasconderlo) ma non monodimensionale, e rappresentato in un dinamismo, in un lento movimento verso l'inesorabile, costituito dai suoi pensieri passati e futuri, dalle sue malefatte, dalle sue ambizioni residue, dal suo declino fisico.

Il colpo di genio della scrittrice è inventarsi un incontro: Weinstein crede di riconoscere Don DeLillo in un vicino di casa e fantastica di un futuro film tratto da Rumore bianco (da qui il titolo), gli effetti sono perlopiù comici, cosa che aggiunge verve a un racconto che già utilizza ampiamente satira sociale e effetti speciali (specie nel portare sulla pagina i pensieri del protagonista) con efficacia ma senza spingere troppo sul pedale del disprezzo e del giudizio morale.

In questo percorso a ostacoli (evitati), nell'abile gestione del ritmo, nella dimensione fortemente visiva della scrittura (che sembra ogni tanto omaggiare appunto DeLillo) si trovano i valori, che sono lampanti, di questo racconto, al netto di poche, pochissime ovvietà nella descrizione di mentalità e ambienti che certo non vengono esplorati per la prima volta dalla letteratura.

In sintesi, un racconto davvero godibile, una scrittrice di talento evidente e cristallino, e un ottimo modo per conoscerla investendo non più di un'ora di lettura partecipe.

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Informazioni sul libro
Emma Cline - Harvey
Traduzione di Giovanna Granato
Ed. Einaudi 2020
104 pag.
Attualmente in commercio

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