LA STORIA MINORE
Un altro candore di Giacomo Verri è un libro delicato e violento allo stesso tempo, che parte dal tema della lotta partigiana, centrale fin qui in tutti i libri dell´autore, per poi prendere la strada del romanzo di destini, di scelte, di storie incrociate, e direi di provincia, con un´azzeccata e vivida ambientazione piemontese (i luoghi dello scrittore, certamente).
Funzionano molto bene sia lo spunto iniziale, con l´ex-partigiano che viene esortato a immergersi nei suoi ricordi, a riannodarli e recuperarli andando a cercare uno dei compagni di lotta, quello più amato (in tutti i sensi) sia la successiva orchestrazione di personaggi e storie che da lí si dipanano a coprire circa cinquant´anni di storia. Storia minuta, perché quella importante scorre solo e quasi in secondo piano nelle pagine iniziali, attraverso le azioni di quelli che a tutti gli effetti ne sono stati co-protagonisti, comparse, parti di un´insieme più grande e tutto sommato fuori dal loro controllo.
La storia minuta è appunto quella della provincia, che riflette i destini e i comportamenti di un paese in evoluzione, e si fa specchio esemplare di mutamenti di prospettiva, di un benessere piccolo-borghese che lentamente penetra nelle esistenze, e (ma) anche dei tradimenti, delle sofferenze, delle miserie, della natura (almeno questo deduco dalla lettura) fondamentalmente egoista, terragna e violenta dell´uomo.
In tutto questo, se ci ho visto bene, i riferimenti mi sembrano piú internazionali che italiani, uno penserebbe - non so - a Pavese e Fenoglio, io ho trovato nella scrittura essenziale ma capace di increspature ed evocazioni, nel dialogato davvero di ottimo livello (forse qualche eccesso didascalico in alcuni momenti di riflessione dei personaggi, che assumono in maniera fin troppo fedele quella che deve essere la voce dell´autore), nei montaggi paralleli, qualcosa di carveriano e forse molte letture di ottima narrativa americana "dal basso" (Yates? Cheever? non è poi tanto importante).
Nel consigliare questo libro, che come suggerivo riesce a essere molto italiano senza esserlo del tutto - e ambedue le cose le ho vissute come pregi - dico che il romanzo prende ritmo proprio quando sono partite la maggior parte delle storie che vi si intersecano dentro (Sebastiano, Ada, Bella, quelle dei sempre molto "tondi" personaggi secondari) per cui qualche sforzo iniziale viene ripagato dalla giostra su cui poi si può salire preso il via. Divertendosi (in senso lato) e uscendone con una vago senso di nostalgia. Che poi è vivere.
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Informazioni sul libro
Giacomo Verri - Un altro candore
Ed. Nutrimenti 2019
256 pg.
Attualmente in commercio
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