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LIBRI E RECENSIONI. MARCELLO BARLOCCO -- UN NEGRO VOLEVA IOLE

METAMORFOSI E ORRORE QUOTIDIANO

Un negro voleva Iole. Racconti scelti e aforismi inediti - Marcello Barlocco - copertina

Nella ricchezza editoriale dei nostri tempi, è facile essere scettici di fronte alle iperboli, specie quando si tratta di ritrovamenti, segreti ben nascosti di scrittori mai apprezzati in vita e ora presentati come imperdibili, classici, definitivi, grandi.

Con questa operazione editoriale Giometti & Antonello ripropone Marcello Barlocco, autore altamente irregolare e completamente dimenticato. con i racconti di Un negro voleva Iole e vi chiedo di credere all´iperbole ("tra le vette della letteratura italiana del´900", dice l´editore) o perlomeno di avere la fiducia di prendere il libro e dargli una chance.

Barlocco è stato figlio di una famiglia genovese benestante, uomo dai mille mestieri, chimico e Walter White ante-litteram (era stato arrestato per collaborazione nella raffinazione e commercio di droga!), ospite di un manicomio criminale, giornalista "polemista" ecumenico nel collaborare sia al Popolo che all´Unità.

Il volume curato (e curato bene) dall´editore di Macerata consiste dei racconti originariamente usciti nella raccolta I racconti del Babbuino, più altri dell´autore, più ancora alcuni ficcanti aforismi, fondamentalmente alla Flaiano ma meno triti, a mio modo di vedere.

Negli esiti migliori, i racconti hanno davvero un livello altissimo e un piglio originale, tra horror metafisico e neppure troppo vagamente kafkiano, "basso paradiso" di storie di spostati, marinai, poveracci, presunti psicotici, e ancora favola gotica.
Si capisce la presenza di uno spirito inquieto, uno spiantato, un uomo dalle molte esperienze e non tutte edificanti, ma il biografismo è proprio l´ultima chiave per godersi la scrittura vivace, spigliata e in equilibrio tra immaginifico e concreto di Barlocco. Potremmo fare alcuni nomi: Poe, lo stesso Kafka, forse certo spirito della novella picaresca classica, ma allo scrittore genovese mi pare sia riuscito sintetizzare un approccio scatenato (ma consapevole) e originale. In alcuni punti, anche se la mia versione non è accreditata, ho pensato che Paolo Villaggio, suo concittadini, abbia tratta ampia ispirazione da alcuni modi e immagini di Barlocco per i suoi pamphlet satirici.

Il livello qualitativo non raggiunge sempre quello dei quattro o cinque racconti migliori (si leggano ad esempio quello del titolo, o il poe-iano La formula e ancora Il bisnonno e le conseguenze) ma questo credo valga per quasi tutte le raccolto. Come detto, anche gli aforismi sono molto godibili, a volte urticanti,e mai scontati.

Il consiglio, va da sé, è di procurarselo e leggerlo.

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Informazioni sul libro
Maurizio Barlocco - Un negro voleva Iole. Racconti scelti e aforismi inediti.
Ed. Giometti & Antonello 2020
160 pag.
Attualmente in commercio
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