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LIBRI E RECENSIONI. FABIO GENOVESI - CADRÒ, SOGNANDO DI VOLARE

IL LIBRO PIERACCIONI

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Non posso volerne troppo a Fabio Genovesi, che seguo fin dal suo esordio Versilia Rock City (per Traseuropa) e nel suo passaggio alla major Mondadori, con l´ottimo Esche vive, il riuscito reportage ciclistico Tutti primi sul traguardo del mio cuore, e l´ancora valido Chi manda le onde.
In quest´ultimo però si notavano già alcune concessioni al mainstream (qui la recensione) e in effetti visti i temi avevo deciso di saltare il successivo Il mare dove non si tocca. Troppi bambini, troppo ingombrante l´idea che si volesse entrare in un filone al tempo occupato con successo da Geda e Bartolomei, per fare due nomi.
Appurata l´assenza di bambini, visti i due temi principali (l´adolescenza e il ciclismo, in particolare la storia di Marco Pantani), ho invece letto questo nuovo Cadrò, sognando di volare e non posso volerne a Fabio Genovesi.
È in effetti un libro fortemente leggibile, anche divertente in certi passaggi, vagamente emozionante nella descrizione delle imprese di Pantani, non impegna molto e si finisce in due-tre ore. Ed è un libro che è quasi pura superficie, sembra una sceneggiatura di Pieraccioni e sono convinto che sia così non perché improvvisamente Genovesi, una volta ficcante, anche cattivo, una sorta di Ammaniti 2.0 applicato alla realtà provinciale toscana, abbia perso ispirazione e capacità.

La mia tesi è che dietro alle sentenze e perle di saggezza alla Pieraccioni, alle situazioni e ai personaggi stereotipati (esempi: il prete anziano e burbero che diventa buono, la ribellione del protagonista a una vita scelta per lui da altri, gli avvocati dello studio arrivisti e rampanti), ci siano un ruolo, un editor, e la ricerca di mantenere uno status quo.
Voglio dire. Chi manda le onde aveva vinto lo Strega giovani, Genovesi se ho ben visto si dedica a riuscite tournée nelle scuole, e il suo status è tale da entrare nelle posizioni delle rincalzo delle classifiche, senza sfondare. Per cui da una parte, avranno pensato Mondadori e lui stesso, c´è da mantenere lo status, dall´ altra tentare il colpo grosso. Che comunque con questo libro non è arrivato.

Potrei enumerare anche diversi pregi di Cadrò, sognando di volare (uno su tutti: le descrizioni delle imprese di Pantani, vivide, partecipate, con una mano felice anche nella descrizione fisica del Pirata e degli avversari) ma parliamo di un insieme che fa venire una nostalgia terribile a chi aveva per esempio apprezzato Esche vive (romanzo dotato di ritmo, di situazioni quasi-Kinghiane marca Stand by me, di gusto anche satirico) e che appunto riporta in ogni momento alla questione principale, ovvero quello che uno scrittore bravo deve fare per adeguarsi all´approdo major e a che rinunce dal punto di vista della qualità, della profondità questo comporta.

Il voto complessivo, dovessi darne uno, supera comunque la sufficienza. Il resto credo si capisca da quanto ho scritto.

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Informazioni sul libro
Fabio Genovesi  - Cadrò, sognando di volare
Ed. Mondadori 2020
312 pag.
Attualmente in commercio
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