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LIBRI E RECENSIONI. LEONARDO SCIASCIA - IL CONTESTO. UNA PARODIA

REQUIEM PER L´UOMO GIUSTO

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La mezza età ha dei vantaggi. Se come me, dopo un passato da lettore anglofilo e quei buchi da colmare (non voglio chiamarle lacune, sarebbe valutativo) che naturalmente si aprono nella tua preparazione, nelle tue letture, ecco se dopo questo passato inizi a spaziare a scoprire o riscoprire, a riempire quei buchi di cui parlavo, puoi dire serafico "me l´ero proposto dalla mezza età in poi, nel mezzo del cammino della mia esistenza". Che suona bene, suona meglio rispetto a, per esempio, "ma sai che ero arrivato attorno ai 45 senza mai leggere Sciascia?".

Il contesto di Leonardo Sciascia è un romanzo breve che porta come sottotitolo "Una parodia" come in Dürrenmatt trovavamo accanto a La promessa l´aggiunta Un Requiem per il romanzo giallo. Una parodia dunque. Nella Nota finale troviamo qualcosa in più sulla gestazione e i diversi cambi di prospettiva che Sciascia ha agito (subendoli lui stesso) sulla sua opera, per cui no, direi che il contesto non è solo una parodia.

Mi pare che qui venga preso lo scheletro del romanzo poliziesco, in effetti, e venga arricchito di aspetti parodistici, di topoi dello stesso esasperati fino a svuotarli, e soprattutto di contenuti filosofico-metafisici, per cui nelle parole dell´investigatore Rogas e nei suoi rapporti, diciamo nel suo "pellegrinaggio" presso i vari personaggi, si sviluppa nel corso della narrazione una riflessione sui concetti di crimine / punizione, amministrazione della giustizia, ideali politici / pratica concreta della stessa e in generale sul senso stesso, diciamo ultimo, della colpa e, direi, dell´esistenza dell´essere umano "schiacciato" tra queste categorie. Vi nominerò nei prossimi giorni un saggio* molto agile che tratta con maggiore acume e approfondimento questo aspetto.

Come altre opere di Sciasia è possibile leggere con godimento Il contesto su più livelli (unica avvertenza: non ci si aspetti uno scioglimento tradizionale), alternando il puro disegno dei personaggi e la lingua stupendamente allusiva, a tratti finanche barocca, agli aspetti appunto ontologici, alla maieutica del senso della giustizia e, di nuovo, della stessa esistenza umana, che mi pare rappresenti il fulcro pensante del romanzo. Che però è divertentissimo, assicuro, e che rappresenta credo una lettura obbligatoria (e Pennac per una volta si taccia) nella formazione di un lettore avveduto.

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Informazioni sul libro
Leonardo Sciascia - Il contesto
Ed. Adelphi 2006
114 pp.
Attualmente in commercio
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Nota: si indica qui un´edizione "compatta", io l´ho letto invece nell´ambito del bel cofanetto Adelphi con tutta l´opera di Sciascia.

 * Lo dico subito invece; si chiama Metafisica del sottosuolo di Antonina Nocera per Divergenze e nel suo creare un acuto parallelismo tra Sciascia e Dostoevskij aiuta notevolmente nell´approfondimento diciamo delle profondità di questo romanzo e di Sciascia in generale. Ne parlo nei prossimi giorni.

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