LE ANTICIPAZIONI. I CLASSICI. I SONNAMBULI DI BROCH. LE NOVELLE DI TOZZI. LE MISSIVE DI ARPINO. I ROMANZI DI NABOKOV.
PREZIOSE PROPOSTE
Tra le uscite editoriali di quest´anno avevo finora trascurato quelli che chiamerei I classici, e cerco di riparare qui velocemente.
Una notizia bella e importante è ad esempio quello della pubblicazione da parte di Adelphi de I sonnambuli di Hermann Broch, scrittore austriaco "gemello" (letterariamente) di Musil, che con quest´opera tripartita, corposa, ha cercato di fare il Grande Romanzo Europeo dell´epoca, motivo per il quale alcuni la giudicano un´opera a tesi, troppo ammantata di psicologismo e determinismo, altri (i più) un capolavoro tout-court, seppure privo della divagante raffinatezza di Musil.
Sia come sia, Adelphi inzia ora dal primo volume, Pasenow o il romanticismo a cui seguiranno Esch o l´anarchia e Hugenau o il realismo. Ovvio come una certa struttura "a tesi" si veda anche dai titoli.
La traduzione è qui di Ada Vigliani e la veste editoriale lussuosa e appagante, come di consueto per l´editore milanese. Io non me lo farei sfuggire, per la cronaca posseggo l´edizione Einaudi del 1997.
Mi sposto in Italia con la preziosa riedizione de Le novelle di Federigo Tozzi, un classico spesso dimenticato, dalla lingua e dalle visioni asprigne ed esistenzialiste. Parliamo di un migliaio di pagine di racconti, edite da Rizzoli dopo alcuni anni di indisponibilità. Chi lo ritenesse "troppo", può tranquillamente iniziare dal capolavoro di Tozzi, il romanzo, abbastanza breve, Con gli occhi chiusi (io l´ho letto in Feltrinelli).
Tra i classici italiani un po´dimenticati abbiamo anche Giovanni Arpino; tra i romanzi citerei La suora giovane e L´ombra delle colline, ma diversa é l´operazione di Minimum Fax, che fa uscire a Marzo le 300 pagine delle Lettere scontrose. 51 lettere e una risposta, a partire da una rubrica che Arpino curò negli anni ´60 per il Tempo, travestendosi da bellowiano Herzog (o meglio, era Herzog che si sarebbe vestito da Arpino) e inviando missive urticanti, polemiche o anche solo accorate alle celebrità dell´epoca.
Chiudo con il secondo capitolo dei Romanzi di Vladimir Nabokov per Adelphi, che nella sua collana di punta, La Nave Argo, pubblica una selezione della narrativa del grandissimo scrittore russo-americano. Il primo capitolo di qualche anno fa contiene i grandi romanzi russi (La difesa di Luzin, L´occhio e Il dono). Questo secondo - di cui non conosco ancora la data di pubblicazione - va sull´ultimo russo (pubblicato postumo) e sui grandi romanzi americani ovvero L´incantatore, Lolita, Fuoco pallido e Cose trasparenti.
Nel terzi ci saranno Parla, ricordo e i saggi Intransigenze e Gogol´. Mi salta all´occhio l´assenza del Sebastian Knight, ma va bene, è il bello e il brutto delle selezioni. Ma volete mettere il bello di avere Nabokov in prezioso cofanetto?
Chiudo qui fedele all´intendo di tenermi breve, ma torno presto con alcuni anglofoni e tre-quattro italiani ben conosciuti. Stay tuned.
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