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LE ANTICIPAZIONI GRANDI FIRME PER SETTEMBRE. WHITEHEAD. COHEN. LITTELL. SAFRAN FOER. ELLIS. CHABON

ALLA RIPRESA LAVORI


I ragazzi della Nickel

Tra metà Luglio e Agosto le attività editoriali rallentano fino a fermarsi, ma la ripresa di Settembre si rivela spesso interessante, e voglio proporvi qui alcuni titoli che ritengo, con caratteristiche diverse, possano essere molto attesi.

Dopo il Pulitzer di La ferrovia sotterranea assisteremo al ritorno di Colson Whitehead con I ragazzi della Nickel. Per l´occasione Whitehead, che in occasione di questo libro si è conquistato la copertina del Time, torna a una major, a Mondadori (che già lo aveva pubblicato in Italia).
Si tratta di una storia ambientata in un riformatorio (ispirato a uno realmente esistito) per "Neri", dove vengono utilizzati metodi oppressivi e repressivi.
Whitehead torna insomma al tema della razza e della repressione dei neri negli Stati Uniti.

Nome meno roboante, ma uscirà anche Il libro dei numeri del post-postmoderno Joshua Cohen, per Codice. Se dico post-postmoderno ne ho ben donde: si parla di uno scrittore chiamato Joshua Cohen, incaricato di scrivere la biografia di un imprenditore tecnologico che si chiama Joshua Cohen. Affascinante. Secondo alcuni, il libro ha anticipato alcune delle tematiche e delle azioni vissute e compiute da Snowden.

Un grande nome: Einaudi pubblica a Ottobre il ritorno alla narrativa di Jonathan Littell, autore del secondo me eccezionale Le benevole. Si chiama Una vecchia storia, è uscito in Francia nel 2012 e poi in edizione ampliata nel 2016, e ha un impianto vagamente perec-chiano, un uomo si aggira in un corridoio, dietro ogni porta si nasconde un´ossessione o un tema. Pare ci sia molto sesso.

Poi la saggistica-grandi-firme. A Settembre esce per Guanda Possiamo salvare il mondo prima di cena, di Jonathan Safran Foer, un nuovo saggio dalla forte impronta ecologista, dopo che lo stesso scrittore aveva affrontato in Se niente importa. Perché non salviamo gli animali tematiche simili, da un´altra prospettiva.

E poi Bianco di Bret Easton Ellis, per Einaudi a Ottobre, saggio idiosincratico che in patria ha fatto discutere per le opinioni controcorrente e radicali (a modo suo) ad esempio sul conformismo di una certa sinistra o di una certa opposizione a Trump.

In fine, Imprevedibili spazi di paternità di Michael Chabon, a Ottobre per Rizzoli, in originale "Pops", dove vengono trattati diversi aspetti relativi al tema chiaramente richiamato nei titoli.

Per me Littell unico must tra i sei, ma un´occhiata la darò a tutti, a eccezione di Safran Foer (non per lui, ma non mi interessa molto il tema).
E stay tuned per altre novità settembrine.

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