IL PACCO VARIEGATO
La Critica Letteraria
Due lavori, con il nuovo lavoro di Matteo Marchesini, che era stato oggetto di una abbastanza gustosa polemica letteraria (cosa sempre più rara e quindi gradita), in quanto rifiutato da Bompiani perché l´autore si rifiutava di espungere le stroncature (e nel libro ve ne sono tante in generale, anche eccellenti) degli autori del gruppo Giunti (di cui l´editore milanese fa parte).
Il testo si chiama Casa di carte. La letteratura italiana dal boom ai social ,e ora lo pubblica Il Saggiatore e si annuncia un lavoro gustoso, di stampo polemista (viene criticato addirittura l´intoccabile Gadda!).
L´altro libro è Flash letterari. Narrativa e poesia di lingua inglese, raccoglie i "pezzi" scritti dal critico Renzo S.Crivelli sul Sole24Ore e chiaramente per un anglofilo come me pare una lettura immancabile. Lo pubblica Carocci.
Il Saggio (in senso lato)
Due cose molto diverse, uno è un piccolo pamphlet politico pubblicato in "indipendente" (quindi su iniziativa dell´autore stesso). Si chiama Codice giallo: uscire dal Novecento per battere Salvini, lo ha scritto Claudio Bezzi, ex-funzionario al servizio di diversi ministeri e ora attivista e agitatore del Blog Valutazione. Mi pare un testo piccolo ma sugoso che propone alla sinistra delle vie di uscita alternative alla semplice demonizzazione degli attuali avversari e dal ripetuto richiamo al fascismo. Me lo ha consigliato l´amico Gabriel Del Sarto.
Il secondo è l´affascinante (almeno in potenza) Atlante dei luoghi letterari. Terre leggendarie, mitologiche, fantastiche in 99 capolavori dall'antichità a oggi curato dalla giornalista statunitense Laura Miller e che "ci porta", come da promesse del titolo, in altrettante lande immaginarie, passando ad esempio per Omero, Swift, Calvino (Le cittá invisibili) e C.S. Lewis. Pare bello anche come oggetto.
I segreti ben custoditi dell´italiana
Intanto Giovanni Mariotti con la sua Storia di Matilde, romanzo prima pubblicato dalla piccola Anabasi, poi scomparsa, e riscoperto negli anni 2000 da Adelphi. L´amico Francesco Romeo, che ne sbaglia poche, giura sia prodigioso.
Poi Iginio Domanin con Grand Hotel Abisso per Bompiani, un libro che immagino stia tra saggio e auto-fiction e ancora invettiva, una polemica sull´Occidente (o sul Mondo) nei nostri tempi dove paiono caduti valori, comportamenti e schemi valutativi cari alle precedenti generazioni. Di Domanin si trova altro, anche maggiormente romanzesco, in commercio. Un "vate" non ancora scoperto da lettori e "critica di massa"?
L´imperdibile
Per me ovviamente I fatti. Autobiografia di un romanziere di Philip Roth, come di consueto per Einaudi. Lo avevo già, lo stavo leggendo ammirando la solita grande lucidità di Roth, poi è stato coinvolto da un incidente nel mio zaino dove si trovava casualmente del collutorio aperto. Il libro dopo odorava molto bene, ma era verde. Potevo ricomprarlo in E-Book ma Roth lo voglio su carta.
L´intruso (la serie)
Mad Man, di cui ho sentito parlare benissimo, e preso direttamente in cofanetto. Mi attira la sua ambientazioni negli spazi del Marketing storico americano (Ogily e dintorni, immagino). A questo proposito vi segnalo anche il bel libro (ovviamente per persone minimamente interessate alla materia) I miti di Madison Avenue di Rosses Reeves che secondo me fa capire del Marketing in non molte pagine molto più di certi possenti manuali (ma non parlo di Kotler, eh, che rimane fondamentale).
Qui ho finito, consapevole di dover smaltire dei libri prima di poterne comprare altri. Ma si dice sempre così. Forse farò liste anche di quelli.
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