ROCK AND BOOKS (AND SOME DRUG)
Si tratta di un saggio scorrevole e affascinante, che va avanti e indietro tra presente e passato, ed esplora le suggestioni letterarie presenti nella produzione di vari artisti, organizzando la materia in alcune sezioni "coerenti" ma inclusive (ovvero senza la paura di andare fuori tema, o fuori contesto geografico).
R.E.M, Sparlehorse, Chesunutt, l´immancabile Dylan, e ancora Radiohead, Joy Division, Cohen, Patti Smith, questi alcuni degli artisti diciamo esaminati nelle loro influenze implicite ed esplicite, inoltre con dovizia di aneddoti o narrazioni anche dolenti (come sappiamo nel rock ricorrono storie di depressione, dipendenze e suicidio). E facciamo un po´di name-dropping anche sulle influenze: Burroughs, la O´Connor (citatissima), Faulkner, Steinbeck, Salinger, Lewis Carrol...
Conca scrive con passione, stile e competenza, e - cosa se vogliamo ancora piú importante - senza la spocchia da addetto ai lavori (anche se lo é).
Se avessi letto questo libro vent´anni fa, avrei scoperto: artisti, scrittori, libri. Avrei compilato liste. Ora, con buoni trent´anni di frequentazione di dischi e riviste musicali, di libri e saggistica letteraria, la scoperta, la pura scoperta di qualcosa che non si conosceva, sta tra il difficile e l´impossibile, mentre é facile avere voglia della ri-scoperta, o dell´approfondimento, o di occuparsi finalmente di quell´artista nei confronti del quale nutri magari un ragionevole pregiudizio (per me: Leonard Cohen).
In definitiva un buono, a tratti ottimo, libro di saggistica musicale, consigliabile sia alle generazioni piú giovani, nel senso sopra esplicitato, sia a chi non abbia ancora smesso di credere al rock (e alla letteratura) - ammesso che si possa smettere.
P.s.: casa editrice da tenere d´occhio
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Informazioni sul libro
Informazioni sul libro
Liborio Conca - Rock Lit
Ed. Jimenez 2018
183 pg.
Attualmente in commercio
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