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LIBRI E RECENSIONI. STEFANO CORBETTA - SONNO BIANCO

IL SILENZIO CHE DOMINA



Sonno bianco è la seconda prova di Stefano Corbetta, il cui esordio Le coccinelle non hanno paura era finito tra i miei libri italiani preferiti del 2017.

È un libro che conferma la grande sensibilità scrittoria di Corbetta, ne ribadisce alcuni temi portanti (ad esempio l ´irrompere della malattia) e fa dei passi in avanti in termini di compattezza della trama e gestione del ritmo e dei personaggi.

La storia ruota attorno a un trauma, propriamente detto e anche psicologico, lo stato vegetativo in cui, dopo un´incidente, cade Bianca, una di due gemelle (l´altra è Emma) e che turba gli equilibri della loro famiglia, rendendola fondamentalmente un insieme di incomunicabilità, dominato da rimorsi, dal silenzio di Bianca, da ostilità, e dalla sensazione di Emma di essere l´indesiderata, di essere lei quella che, eventualmente, doveva finire in quello stato.

Corbetta, forse anche per deformazione professionale, è scrittore molto visivo e rispetto alla prima prova qui rarefa e controlla ancora di più la propria scrittura, e ancora di più si sottrae volutamente dalla scena per lasciare spazio alle immagini, alla propria politica dello sguardo fotografico, preciso, che idealmente deve mettere il lettore nella condizione di vedere quello che lo scrittore sta immaginando.

Insieme alla malattia, al suo - se vogliamo - dirompente mistero, l´altra dorsale di questo romanzo è una precisa e dolente ricognizione dei rapporti familiari: impotenza, piccole vendette, urla trattenute, gesti sfiniti, fughe immotivate e lordi tradimenti, un teatro umano descritto con partecipazione e affetto per i propri personaggi.

È un romanzo che si legge bene avendo attorno buone dosi di silenzio, che ritrae un mondo fragile ed esposto, ma non privo di speranza, che descrive con profondità (e non era facile) la relazione tra due gemelle, quella che dorme il suo sonno bianco e quella rimasta, e peraltro molto preciso e documentato - mi verrebbe da dire professionale - nel trattare il tema dello stato vegetativo e delle terapie per risolverlo, anche esse ammantate da ombre di mistero (il mistero del corpo umano, del cervello, degli apparati neurali e delle loro reazioni).

Il libro fa segnare insomma come dicevo ulteriori progressi, nel controllo e utilizzo dei propri mezzi espressivi, nella maturità da scrittore, ma soprattutto è, in termini molto semplici, una bella storia, tesa, commovente e raccontata bene, adatta per come è scritta e portata avanti - e vuole essere una connotazione positiva - a un pubblico potenzialmente ampia, Vedremo, a questo punto, i prossimi sviluppi.

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Stefano Corbetta - Sonno bianco
Ed. Hacca 2018
282 pg.
Attualmente in commercio   
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