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MUSICA. LE PLAYLIST DI RECENSIREILMONDO

PLAYLIST NR. 1 - 1. SETTEMBRE 2018


Primo tentativo di play-list. Semplicemente musica che mi piace, in sequenza tutto sommato casuale e linkata a Spotify.



The Stems - At first sight (LP: At first sight)
Band rock/garage australiana oscura, attiva per una breve stagione all´inizio degli anni ´80, poi riformatasi per una serie di date e per un album, questa è una gemma power-pop di quelle che deliziano in quattro compatti minuti gli amanti del genere.



The sea and Cake - Any day (LP: Any day)
Band raffinatissima che nasce da musicisti di grande valore e con trascorsi post-rock (tra cui McEntire dei Tortoise), unendo quel tipo di esperienza e rarefazione a un songwriting di alto livello (territori Steely Dan) e screziato di jazz. La canzone, dall´ultimo album, rappresenta bene il modo di scrivere del gruppo.



Alfa 9 - Rise (LP: My sweet movida)
Gruppo programmaticamente retro e minore che unisce jingle-jangle, esperienze post/brit-pop, pop psichedelico nei dintorni di Ride e Coral, soprattutto sanno scrivere canzoni rapide, convincenti e non banali. Come questa.



Parquet Courts - Total football (LP: Wide awake)
Band americana prolifica, creativa e sghemba, che con i loro rimandi post-punk (sentite le scansioni e le geometrie di questa), una certa orecchiabilità e riferimenti importanti (Sonic Youth, Velvet Underground) hanno fatto pensare di poter essere dei degni eredi dei Pavement, di cui sono - cosa decisiva - molto meno scazzati. Finora non hanno ancora prodotto il proprio Crooked Rain, ma non si sa mai.



DMA´S - Do i need you know (LP: For now)
Australiani ma con le antenne puntate verso la britannia melodica di Oasis, Embrace, Travis, Verve. Non credo passeranno alla storia ma fanno canzoni carine. Date un ascolto anche alla cover acustica, molto graziosa, di Believe (Cher)



Eleanor Friedberger - Make me a song (LP: Rebound)
La metà femminile dei Fiery Furnaces di cui sta spostando (progressivamente e in maniera calibrata) la ricetta zappiana-psichedelico-beefhartiana in territori maggiormente pop, a volte country/pop, tra sperimentazioni e indubbia capacità di scrivere buone canzoni. Ha anche il fisico del ruolo.


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