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LIBRI E RECENSIONI. ULRIKE EDSCHMID - LA SCOMPARSA DI PHILIP S.

IL SENTIMENTO NEL TERRORISMO



Questo La scomparsa di Philip S. della scrittrice tedesca Ulrike Edschmid è un libro molto incisivo e consigliabile, senza che io debba spacciarvelo come un capolavoro della letteratura tedesca contemporanea.

Con ammirevole sobrietà, la Edschmid riporta una vicenda da lei realmente vissuta, la sua relazione con Philip Werner Sauber, fratello di quel Peter che ha fondato una nota scuderia di Formula 1. Ma Philip; contraddicendo le origini alto-borghesi della propria famiglia, è stato un terrorista, o almeno è morto come tale, in conflitto a fuoco con la polizia avvenuto a Colonia,, nel 1975.

La storia dei movimenti terroristici di sinistra in Germania, e in particolare della RAF (Rote Armee Fraktion, consigliabile anche il libro di Stefan Aust dallo stesso titolo) risuona ancora nei ricordi di chi ha vissuto quella stagione ed è oggetto di elaborazione e riflessione fino a oggii, come nel caso delle nostre Brigate Rosse, ma mi pare almeno nel versante letterario con un atteggiamento, in Germania, più ecumenico e freddo, che ripone l´ideologia e cerca di andare a fondo delle motivazioni individuali.

Così almeno fa la Edschmid, che con prosa asciutta e sostanzialmente cronachistica (d´altra parte è giornalista), descrive di fatto una storia d´amore, che deve inchinarsi alle ragioni dell´estremismo e di quella ideologia che sopra nominavo.
In questo sta secondo me il valore del libro, la Edscmhid sicuramente ci relaziona sui motivi di quei movimenti, di quelle lotte, ma non entra nel merito, non si immischia, il cuore del discorso sta in una relazione che da quelle lotte, da quegli ideali è stato lentamente-inesorabilmente distrutto, e dal progressivo dissolversi del protagonista, di cui infatti viene descritta la scomparsa e non la morte,si parla qui della sua scelta di abbandonare il consesso civile e legale e di affrontare una vita di nascondigli, fughe, occhi bassi, armi nascoste, letterale perdita di identità (sotto forma di documenti personali falsificati).

Il libro, ed è un pregio, non dà risposte, ma appunto descrive il contatto tra un momento storico (collettivo) e uno emozionale (individuale, e molto più importante). Non voglio fare paragoni, specie senza avere una visuale complessiva, ma non mi pare che in Italia vi sia stato un tentativo simile di liberarsi da qualsiasi lacciolo politico e (nuovamente) ideologico e descrivere una stagione tanto tragica e importante rivestiti solo dal pudore dei sentimenti forti.

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Ulrike Edschmid - La scomparsa di Philip S.
Traduzione di Monica Pesetti
Ed. E/O 2015
147 pg.
Attualmente in commercio 
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