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LIBRI E RECENSIONI. LA LISTA DI FREEMAN´S

RISENTIMENTO E INCLUSIONE


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Questo mio articolo nasce da una curiosità per il progetto Freeman´s, la rivista letteraria americana
(prende il nome dal relativamente giovane critico suo curatore) che ha dedicato un numero speciale agli "Scrittori dal futuro", alle voci più interessanti tra quelle emergenti della letteratura contemporanea.
Le scelte di Freeman e alcune sue opinioni (ad esempio, non includerebbe in un ipotetico canone Saul Bellow, a causa della sua concezione della donna) sembrano fatte apposta per provocare l´orticaria a uno come Harold Bloom: meticciato, quote geografiche, minoranze, forte rappresentanza femminile e razziale, scrittori della "frontiera". Tra tutte le scelte del numero in questione credo, a meno di sviste, di non aver identificato ad esempio nessuno scrittore americano uomo Wasp.
Bloom, diciamolo semplificando, era contrario a quella che lui chiamava la scuola del risentimento, la critica che - secondo lui - compilava canoni o liste di scrittori prendendo a riferimento criteri politici, o ampliando un po´la portata, non riferendosi ai soli valori estetici.

La discussione potrebbe andare avanti, ma il mio esercizio è molto più semplice. In pratica ho preso tra gli scrittori citati su Freeman´s quelli già tradotti in Italia e su quello ho costruito la più classica delle mie liste, ma sbilanciandomi con una mia percentuale personale che banalmente rappresenta la probabilità che io prenda e legga il libro in questione.

Fiona McFarlane - L´ospite notturno (Einaudi)
Territorio di provenienza/collocazione: australiana
Il libro: romanzo sulla perdita della memoria e allo stesso tempo thriller psicologico, con un "gancio" che potrebbe ricordare atmosfere da Ishiguro, un confronto tra due personaggi, l´anziana Ruth che vive sola dopo la morte del marito e Frida, che appare all´improvviso nel ruolo di infermiera incaricata di occuparsi di lei. Ma con un´idea precisa in testa.
Quoziente Recensireilmondo da 0 a 100%: il libro è stato generalmente lodato, sa molto appunto di quel thriller psicologico piuttosto british che se ben fatto ti avvinghia alla pagina. 65%.

Édouard Louis - Il caso Eddy Bellegueule (Bompiani)
Territorio di provenienza/collocazione: francese, omosessuale
Il libro: in Francia un caso letterario, anche da noi se ne è parlato, un ritratto crudo e autobiografico di una provincia povera e bigotta, alla luce naturalmente dell´omosessualità del personaggio, non accettata dall´ambiente circostante e dalla famiglia del protagonista. Siamo anche nei terreni della auto-fiction, visto che Louis narra sostanzialmente la sua storia (anche i suoi libri successivi prendono le mosse da vicende personali).
Quoziente Recensireilmondo da 0 a 100%: la storia dell´omosessuale in lotta con chi lo vuole "diverso" con accezione negativa non è originalissima, ma chiaramente la tensione autobiografica, lo dimostra ad esempio la Saga dei Melrose di St.Aubyn, spesso valorizza il materiale. 51%.

Johan Harstad - Che ne é stato di te, Buzz Aldrin (Iperborea)
Territorio di provenienza/collocazione: norvegese
Il libro: questo lo ho letto, libro su una "depressione quieta", una fuga che si sostanzia in una sorta di esilio rurale sulle isole Far Oer, poco abitate, enigmatiche, tra disperazione e un filo di residua speranza, scrittura molto pacata, curata, sensibile.
Quoziente Recensireilmondo da 0 a 100%: lo sapete, amo la Scandinavia, certo questa storia a tratti può apparire statica o troppo volutamente "triste" (torniamo alle parole semplici) ma è ben raccontata e compiuta in sé. 90%.

Ocean Vuong - Cielo notturno con fori d´uscita (La Nave di Teseo)
Territorio di provenienza/collocazione: uomo, americano nato in Vietnam, omosessuale, ha dovuto combattere contro una dislessia genetica
Il libro: siamo nella poesia, in particolare trentacinque su temi in qualche modo autobiografici o radicati (la guerra del Vietnam, che peraltro l´autore non ha certo vissuto, il presente dell´America, la sua omosessualità) con una lingua definita "a rotta di collo" e debitrice dell´epoca del beat, quindi - mi pare - interessante.
Quoziente Recensireilmondo da 0 a 100%: non sono un grandissimo lettore di poesia, certamente la maniera in cui vengono descritti lingua e atteggiamento di questo giovane poeta incuriosiscono. 45%.

Valeria Luiselli  - La storia dei miei denti (La Nuova Frontiera)
Territorio di provenienza/collocazione: messicana, vive negli Stati Uniti, politicamente di sinistra, insomma democratica, direi, critica di Trump
Il libro: ho apprezzato e recensito due libri della Luiselli, l´esperimento post-moderno e vagamente borgesiano di Volti nella folla, e il reportage narrativo di Dimmi come va a finire, sul tema dell´emigrazione clandestina dall´america latina negli USA.
Questa è la narrazione vagamente surreale e pastiche di uno strano banditore d´aste e affabulatore, che contiene una serie di cameo (dei) e omaggi (ai) grandi della letteratura latino-americana.
Quoziente Recensireilmondo da 0 a 100%: per il tono un po´realista-magico che sospetto potrebbe non essere quello che cerco, la Luiselli è però davvero molto brava e versatile (e ancora piuttosto giovane). 60%.

Diego E. Osorno - La guerra dei Narcos (La Nuova Frontiera)
Territorio di provenienza/collocazione: messicano, giornalista e documentarista "di inchiesta" e "dal fronte"
Il libro: coerentemente con la vocazione e professione dell´autore, si tratta di un reportage sul narcotraffico e le relative guerre intestine, una vera e propria ferita (ma direi di più: una vergogna, una catastrofe) che accompagna i destini del Messico. Osorno parla appunto per esperienza vissuta, e scrive mi pare di capire da reporter, e non da narratore.
Quoziente Recensireilmondo: il tema è interessante, Winslow lo ha trattato da romanziere, potrebbe essere utile, appagante, approfondire da un´altra visuale. 60%.

Nadifa Mohamed - Mamba boy (Neri Pozza)
Territorio di provenienza/collocazione: donna, somala naturalizzata britannica
Il libro: storia di formazione, biografia del padre dell´autrice, tra guerra, abbandono, fuga, colonialismo, mi pare il classico libro dove la vicenda personale, dai tratti favolistici, illumina poi le storie di una nazione e di un continente.
Quoziente Recensireilmondo: ho sempre avuto difficoltá con le storie ambientate in Africa o in Asia dove la "quinta" non è urbana e i protagonisti sono ragazzini, detto questo,il romanzo ha componenti di fascino ed è stato ampiamente lodato. 35%.

Claire Waye Watkins - Deserto americano (Neri Pozza)
Territorio di provenienza/collocazione: americana
Il libro: una classica distopia quasi alla McCarthy (de La strada), viene immaginata una California desertificata a causa della siccità, e il destino di due personaggi, Luz, una ex-modella, Ray, un ex-soldato e della bambina senza famiglia che decidono di portare con loro in un viaggio, una peregrinazione alla ricerca della speranza.
Quoziente Recensireilmondo: anche questo tipo di distopia non è propriamente nelle mie corde, i paragoni eccellenti (McCarthy, Steinbeck) ci sono stati e potrebbero promettere bene per gli amanti del genere. 40%.

A Yi - E adesso? (Metropoli d´Asia)
Territorio di provenienza/collocazione: uomo, cinese, ex-poliziotto
Il libro: ambientato in una provincia cinese noiosa, allucinata e anaffettiva, in un paese, un enorme e pulsante paese che cambia, parla fondamentalmente di un omicidio senza movente, un ragazzo timido e introverso che uccide la sua unica amica. Il pensiero va a Dostoevskij, naturalmente, altre voci hanno parlato appunto di secco noir provinciale.
Quoziente Recensireilmondo: noir, dimensioni limitate (circa 120 pagine), misconosciuto, spunto molto interessante, direi che c´è da incuriosirsi. 75%.

Zechen Xu - Correndo attraverso Pechino (Sellerio)
Territorio di provenienza/collocazione: uomo, cinese
Il libro: romanzo fortemente urbano, ambientato nei bassifondi di una Pechino popolata da criminali di scarsa lega, tra cui il protagonista Dunhuang, vale allo stesso tempo come descrizione appassionata della metropoli cinese e - in maniera simile al romanzo precedente - come ritratto/denuncia di una Cina che cambia.
Quoziente Recensireilmondo: adoro i romanzi urbani e le metropoli brulicanti (un esempio: La tigre bianca dell´indiano Aravind Adiga, ambientato a Nuova Delhi) e la letteratura cinese mi è finora ignota. Quindi. 90%.

Pola Oloixarac - Le teorie selvagge (Dalai)
Territorio di provenienza/collocazione: donna, argentina, non attestata femminista, ma vi è stata una polemica del genere sui temi del libro, secondo lei accolto in maniera "sessista"
Il libro: come nel caso della Luiselli anche qui mi pare siamo tra le parti del pastiche filosofico-intellettuale, citazionista, con una messe di personaggi, l´ambiente universitario, dotte discussioni,  derive surreali. Lodatissimo anche vista l´età dell´autrice alla pubblicazione, da noi ampiamente ignorato.
Quoziente Recensireilmondo: pur con un possibile retrogusto di furberia intellettuale, questo tipo di romanzo "contenitore" e centrifugo ha su di me un certo ascendente. 90%.

Dinaw Mengestu - Tutti i nostri nomi (Frassinelli)
Territorio di provenienza/collocazione: uomo, somalo naturalizzato statunitense
Il libro: storia di un´amicizia nata in un´università ugandese, di una fuga verso l´america, e di una difficile integrazione nel nuovo paese, diviso nella sua dimensione di sogno (di pace e libertà) e rifiuto (il razzismo, la burocrazia).
Quoziente Recensireilmondo: un "viaggio" classico per la letteratura americana di origine africane, molto si gioca chiaramente sulla capacità di gestire personaggi e struttura senza scendere nel bozzetto e nell´invettiva. La temutissima critica Kakutani lo ha messo tra i suoi libri preferiti del 2014. 70%.

Daniel Galera - Manuale per investire i cani e altri racconti (Arcana)
Territorio di provenienza/collocazione: brasiliano, traduttore in patria dal mondo anglosassone
Il libro: di lui si trova in italiano anche un romanzo per Mondadori, ma ho preferito questa breve raccolta di racconti che paiono giocati sui toni del surreale e dell´assurdo, dello storto, tanto che ho visto paragoni con l´israeliano Keret.
Quoziente Recensireilmondo: nel racconto che dà il titolo muoiono dei cani, il che pare aver creato polemiche di retroguardia animaliste. Non so: racconto surreale alla Keret, alla Barthelme, o alla Saunders? Cambia molto. Nel dubbio. 40%.

Tania James - L´elefante non dimentica (Guanda)
Territorio di provenienza/collocazione: indiana naturalizzata statunitense
Il libro: ampiamente lodato, con grande endorsement di Safran Foer, l´elefante del titolo è in effetti uno dei protagonisti della vicenda, insieme alla natura indiana e a una coppia di protagonisti "umani".  Lodatissimo per scrittura, disegno e arditezza della costruzione, a chi non ha in simpatia gli animali protagonisti suggerisco di guardare dentro la mini-saga familiare di Atlante dell´ignoto, sempre per Guanda.
Quoziente Recensireilmondo: difficilmente leggerò una storia di un elefante vendicativo, l´altro mi pare più interessante, una ulteriore storia di emigrazione, radici, fughe. Per cui 0% questo, 45% l´Atlante.

Samanta Schweblin - Distanza di sicurezza (Rizzoli)
Territorio di provenienza/collocazione: argentina
Il libro: Rizzoli fin dalla copertina ha cercato il posizionamento come thriller o thriller psicologico, si tratta del "dialogo" tra Amanda e David, in ospedale, lei donna febbricitante, lui bambino colpito da un´intossicazione e personaggio "misterioso" e ambiguo, forse reduce da una sorta di reincarnazione.
Il libro è stato nominato nella Shortlist del Man Booker Prize  201 e pare un bel "lavoro" di tensione e sostanzialmente un page-turner.
Quoziente Recensireilmondo: mi pare che Freeman abbia una predisposizione verso questo tipo di romanzo, in effetti spunto e trama paiono interessanti e l´incipit con botta e risposta tra le due voci avvincente. 70%.

Mariana Enriquez - Le cose che abbiamo perso nel fuoco (Marsilio)
Territorio di provenienza/collocazione: argentina
Il libro: raccolta di racconti "neri", come nel caso dei cinesi sopra nominati troviamo una collocazione urbana - a Buenos Aires - i bassifondi, i ghetti, ma anche senso dell´horror e del fantastico (ho visto nominare Cortazar e Poe, anche se l´intento dell´autrice mi pare di "denuncia" e il passo realista seppur allucinato).
Quoziente Recensireilmondo: magari lettura da centellinare per il grado di "crudezza" ma ne ho sentito parlare molto bene. 65%.

Va da sé - lo specifico anche se sarebbe superfluo - che la collocazione e la provenienza quando accompagnata da aggettivi come "omosessuale", "naturalizzato" e le altre specifiche, intendono solamente rafforzare l´idea di una mappa che Freeman ha voluto costruire anche su criteri geografici e di inclusivitá.
Laddove si è specificato uomo o donna, è solo perché a mio modo di vedere il nome poteva essere ambiguo per noi occidentali o specificamente italiani.

Mi pare peraltro che tra racconto urbano di paesi in cambiamento, o paesi giganti e in via di sviluppo (ancora), thriller psicologico, documentazione criminale, fuga ed emigrazione, pastiche intellettuale, qualche linea direttiva vi sia. Fa eccezione il norvegese, e i norvegesi fanno sempre eccezione.

Ps: 16 su 29 pubblicati in Italia, non mi pare male. Prevalenza di editori indipendenti.


Commenti

  1. > Ps: 16 su 29 pubblicati in Italia, non mi pare male. Prevalenza di editori indipendenti.

    Considerando che metà di quelli che citi sono state grosse uscite negli US, e che in Italia sono stati presi e buttati sui banconi delle librerie e dimenticati lì, uhm, no, direi che non c'è nulla di straordinario. Si segue il trend e si spera che qualcosa attecchisca, al solito. (Salvo eccezioni, naturalmente).

    > intendono solamente rafforzare l´idea di una mappa che Freeman ha voluto costruire anche su criteri geografici e di inclusività.

    Oppure si potrebbe dire che semplicemente Freeman ha deciso di smettere di vedere barriere dove non ci sono, barriere che invece continuano a vedere la maggior parte dei curatori (di antologie, di collane, di blog letterari sul "mondo"...).
    Ma non è vero. Con il successo di Han Kang, Valeria Luiselli e altre mode passate degli ultimi anni (es. l'afropolitan), semplicemente fare questo tipo di selezioni è quello che tira, e Freeman un po' ha trainato, un po' segue. (Fortuna che qui possiamo sempre contare sui lettori per cui non esiste altra cosa che il Midwest americano!).

    Scusa eh, io seguo questo blog per l'ottimo coverage delle uscite (per quanto imho, si sarà capito, super parziale) e stimo anche una tua certa lucidità di visione rispetto all'industria editoriale italiana, però mi sarebbe piaciuto che anziché questo "esercizio intellettuale" ti fossi chiesto perché sei portato personalmente a considerare più vicine al tuo gusto solo certi tipi di storie, al punto che salti a piè pari qualunque cosa che non sia stata scritta da un uomo salvo rarissime eccezioni (basti vedere le tue altre liste, compresi i commenti sui finalisti di premi letterari, le recensioni e via dicendo). Venisse mai il dubbio che questa è una scelta intenzionale quanto quella di Freeman, ecco.

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    1. grazie del commento. Discussione complessa. Io comunque seguo i miei gusti, senza altri tipi di considerazione. Marco

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