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LE ANTICIPAZIONI. DOPPIO UPDIKE. LEWIS. SAUNDERS. WHITEHEAD. NESBO

REPARTO GRANDI NOMI

Bildergebnis für john updike

Raduno qui alcune "grandi firme" che vedremo nel 2018 editoriale, un occhio particolare agli americani ma una sorpresa finale magari fuori contesto, ma che credo ci stia bene.

John Updike sta vivendo una stagione di riproposta italiana, legata al fatto che Einaudi si è accaparrata i diritti delle sue opere "maggiori", iniziando a riproporre per intero la celeberrima Saga di coniglio.
Ma sono due le uscite previste per quest´anno, che vado a esporre qui di seguito.

John Updike - Coppie (Einaudi) - in uscita il 6 Marzo
Considerato uno degli Updike maggiori, questo romanzo è stato pubblicato in originale nel 1968, da noi l´ultima edizione nota era quella di Guanda, rapidamente finita fuori catalogo.
La vicenda ruota attorno alle vicende di dieci coppie, nell´apparente idillio suburbano-bucolico di Tarbox. Ovviamente dietro le apparenze si nascondono adulteri incrociati, bugie, e come nelle abitudini dell´autore molto sesso. Ho sentito pareri entusiastici e lo aspetto con una certa trepidazione.

John Updike - Cronache da un matrimonio (Clichy) - in uscita a Marzo
Se Einaudi rappresenta l´avanguardia, possiamo dire che un editore indipendente e variegato come Clichy fa da meritoria retroguardia, proponendo per la prima volta in Italia le short story di "The maples stories".
Si tratta di diciotto racconti scritti da Updike nell´arco temporale 1956-1994, dove lo scrittore seguiva le alterne vicende di una coppia, i Maples del titolo originale, dall´inizio del matrimonio al forse amaro epilogo.
Abbiamo quindi un nuovo e interessante - parallelo - percorso di scoperta dell´autore, un vero e proprio "osservatorio" su abitudini, tic, slanci e miserie della borghesia americana.

Sinclair Lewis - Babbitt (Mattioli1885) - data non disponibile
Al pari di suoi contemporanei come Dreiser, Dos Passos, e se vogliamo anche il quasi omonimo Upton Sinclair, Lewis era stato scrittore fortemente immerso nei suoi tempi, politico, impegnato, naturalista, a volte a tesi, e per questo forse e ingiustamente le sue opere, come alcune dei suoi compagni di percorso, sono state affettatamente giudicate invecchiate e pubblicate frammentariamente.
Un editore valoroso e "filologico" come Mattioli - che non a caso ha anche ristampato da poco Il titano di Dreiser - riporta ora in libreria Babbitt, considerato il capolavoro di Sinclair, una parabola tipicamente americana fatta vivere attraverso un personaggio che funge un po´da archetipo dell´americano medio (agente immobiliare, in cerca di scalata sociale ma anche di fughe nella libertà), una parodia che (così sostiene la critica) non scade comunque nel macchiettistico o nella inutile caricatura.

George Saunders - Nel paese della persuasione (Feltrinelli) - in uscita a Gennaio
Il 2017 è stato anno fortemente saundersiano per effetto del successo di premi, critica e in sostanza anche di pubblico per Lincoln nel bardo, che (forse ricorderete) mi aveva lasciato ampiamente perplesso.
Invece mi ero goduto un paio di anni fa la scatenata inventiva e l´umana profondità dei racconti di Dieci Dicembre. 
Esce ora da Feltrinelli (ma esiste anche un´edizione Minimum Fax, tuttora in commercio) questa raccolta del 2006 che si colloca quindi tra i quasi esordi di Pastoralia e la consacrazione con il libro sopra citato.
Da un rapido sguardo mi paiono racconti che contengono quelle visioni, lateralizzazioni, insight nella occasionale assurdità delle umane esistenze, che hanno reso la voce di Saunders tanto ricercata e unica, il tutto non disgiunto da un forte senso dell´umorismo e - per quanto mi riguarda - da quella umana profondità di cui parlavo sopra.

Colson Whitehead -  John Henry Festival (Big Sur) - in uscita a Gennaio
Ma il 2017 è stato anno anche fortamente whiteheadiano, anche qui successo di premi critica e pubblico per La ferrovia sotterranea.
Big Sur batte giustamente il ferro finché è caldo e fa doppietta con questo romanzo uscito in originale nel 2001 e ai suoi tempi finalista del Pulitzer.
Ha dimensioni interessanti (circa 400 pagine) ed è la storia satirica e vagamente picaresca delle celebrazioni organizzate nella cittadina di Talcott per John Henry, un leggendario spaccapietre nero della fine dell´800. 
In questo scenario si muovono diversi personaggi capitanati da un giornalista nero freelance. Per Whitehead diventa un´occasione di confrontarsi con un secolo di storia americana, con atteggiamento che viene definito "enciclopedico" (ovvero inclusivo) e con la consueta attenzione al problema razziale.
Per come sono fatto io, potrebbe piacermi più della Ferrovia.

Jo Nesbo - Macbeth (Rizzoli) - in uscita il 17 Aprile
Allora, questo libro di Nesbo fa parte di una "serie" escogitata dalla´editore Penguin e soprannominata "Hogarth Shakespeare series", l´idea è di avere otto eminenti scrittori (tra gli altri la Atwood, St.Aubyn, Jacobson) incaricati di "rifare", ognuno con la propria voce e caratteristiche, altrettante opere del bardo. 
Devo dire che però astutamente sia nei territori anglofoni che da noi si sta cercando di posizionare questo libro semplicemente come il nuovo thriller di Jo Nesbo, con me sta funzionando perché quel tipo di operazione di solito mi lascia fredda e non mi sarei interessato se non fosse per la presenza di uno dei miei giallisti (o scrittori tout-court) preferiti.
Da par suo Nesbo ri-ambienta Macbeth in una città industriale negli anni ´70, e trasforma il protagonista in un poliziotto impegnato in una finale, auto-affermatoria lotta alla droga.
Credo che lo prenderò, la sfida a cui si è sottoposto è interessante, e se non ci riesce lui, secondo me non ci riesce nessuno.

Chiudo per oggi, mi sembra ci sia abbastanza sostanza, ma l´anno - ovviamente - non finisce qui. Stay tuned.

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