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LE ANTICIPAZIONI. DAVID FOSTER WALLACE - PORTATILE.

DFW GOES BIGNAMI

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Sgombriamo il campo da fastidiosi equivoci: non si tratta di una "orrida operazione" della a volte bistrattata editoria italiana: questo Portatile di David Foster Wallace è la traduzione di un originale americano ("The David Foster Wallace reader"), a sua volta epigono di una illustre tradizione, quella della Portable Library dei Penguin Classic.
Un´operazione alla Reader´s Digest, per chi li ricorda, prontuari in questo caso monografici dedicati a un autore, con estratti del "Meglio" della loro produzione.

Ci si rivolge evidentemente a chi ancora ha avuto timore reverenziale ad avvicinarsi a DFW - e in effetti soprattutto la non-fiction può essere "estrapolata" dal contesto (anche se sarebbe più divertente e logico leggersi le raccolte originali) e ai completisti dell´autore. Ci sono materiali inediti costituiti dai "canovacci" delle sue lezioni universitari. Mi pare invece - ed è un peccato - che nella edizione italiana manchino un ca. 200 pagine di critica (ovvero critici letterari che parlano dello scrittore), tagliate da Einaudi, probabilmente per rendere il libro più maneggevole.

Senza voler ora esagerare, le mie perplessità vanno appunto alla mancanza di materiale inedito che non sia da puri "collezionisti", nei termini che dicevo sopra, e dalla mia difficoltá di immaginarmi stralci di un libro come Infinite Jest fuori dal loro ambiente naturale. Detto questo, leggere Foster Wallace è meglio di non leggerlo, quindi può essere che questo libro, che uscirà per l´ormai variopinta collana di Einaudi Stile Libero, trovi un proprio pubblico.

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