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LE ANTICIPAZIONI PER GENNAIO E FEBBRAIO. MITTELEUROPA E FRANCIA.

HEIN. BURGER. THORENS. CARRÈRE


Scrittori mitteleuropei e francesi


Mi rivolgo qui alla Mitteleuropa e poi alla Francia, che erano rimaste volutamente fuori dalle anticipazioni pubblicate finora.
I testi qui raccolti mi suscitano dall´aperto entusiasmo (Hein) alla moderata curiosità, credo comunque siano scelte fuori dai canoni e meritevoli di attenzione.

Christoph Hein - Il figlio della fortuna (E/O) - in uscita a Febbraio
Se chiedete a me, e senza aver chiaramente potuto mappare il 100% dello scenario, direi che Hein (poco conosciuto da noi) è uno dei migliori scrittori tedeschi viventi, se non il migliore.
La fine di Horn, Willenbrock, L´amico estraneo (tutti da E/O) sono per esempio tre capolavori di raffinatezza, acume, ed economia di mezzi, tre imperdibili approfondimenti sotto forma di narrazione della vita dietro il Muro e poi di quella "nach der Wende", con i suoi ribaltoni e le sue inevitabili piccinerie per convenienza.
Il Figlio della fortuna è il suo ultimo lavoro sembra estendere e sublimare il tema principe di Hein, ovvero l´individuo che fa a pugni con la Storia e le sue beffe, qui abbiamo Konstantin, figlio di un nazista e criminale di guerra, che le prova tutte per liberarsi da tale germanica eredità, venendo ripetutamente schiaffeggiato dalle vicende della storia tedesca (la costruzione del Muro, per esempio).
Con una dimensione piuttosto consistente (più di cinquecento pagine) ho l´impressione che Hein abbia cercato di scrivere il suo Augie March, la sua saga vivida ed esemplare e allo stesso tempo ben immersa nella storia del proprio paese, nei cambiamenti della propria società. Lo attendo con grande impazienza.

Hermann Burger - L´illettore. Una confessione (L´Orma) - in uscita a Febbraio
Burger é stato scrittore e intellettuale svizzero di un certo rilievo, da noi davvero poco conosciuto e pubblicato.
Nella sua carriera ha prodotto saggi, racconti, romanzi brevi, diari e almeno in patria è ora in corso un "recupero" della sua opera, con pubblicazione di alcuni testi inediti.
Fa piacere che un editore raffinato e attento alla Mitteleuropa faccia uscire ora un racconto lungo (o romanzo breve) di Burger, del 1986.
Gli ispiratori principali dello scrittore svizzero paiono essere stati Bernhard, Von Kleist e Kafka e tra i suoi modi sembrano rientrare appunto riflessione intellettuale e tocchi di surrealismo, in questo libro in uscita viene riportata una corrispondenza tra il protagonista - che da intellettuale soffre di una particolare malattia per cui non riesce a leggere e scrivere - e la contessa di Blankenburg (Blankenburg è anche il titolo originale dell´opera), proprietaria di una sconfinata biblioteca e che proprio "a colpi di parole" riuscirà a guarire il personaggio.
Tutto questo diventa per Burger pretesto per quello che la critica tedesca ha chiamato "un fuoco di artificio letterario" a colpi di richiami e citazioni da trovare, sciogliere e possibilmente godere. Non pare esattamente una lettura da ombrellone, certo, ma penso possa valere la pena di guardarci dentro (che poi, chi cerca letture da ombrellone in inverno, in effetti?).

Jacques Thorens - Il brady (L´Orma) - in uscita a Febbraio
Autofiction, memoir, biografia di un luogo, (forse) Carrère, se queste definizioni, questi nomi, vi dicono qualcosa, vi attraggono, allora forse quello di Thorens - scrittore francese nato in Bulgaria - è un libro che fa per voi.
Si tratta in effetti allo stesso tempo della storia del "Brady" (cinema di quartiere parigino, ultimo reduce di un genere in via di estinzione), di una parziale biografia dell´autore (che attorno al 2000 ne fu proiezionista) e di tutti i personaggi specialmente outsider che vi ruotavano attorno.
Procedendo per bozzetti, frammenti, microstorie e capitoli più estesi, Thorens (notato il cognome?) ricostruisce allo stesso tempo la vicenda di un luogo, del quartiere dove è situato (e mi viene in mente Modiano), di anni di cinematografia prevalentemente di serie B, e dei "Picari" (in particolare il proprietario del cinema) che quel luogo vivevano e  facevano vivere.
La critica francese ha ampiamente approvato.

Emanuel Carrère - Propizio è avere ove recarsi (Adelphi) - in uscita a Marzo
E visto che siamo in Francia e parliamo di non-fiction, allora rivolgiamoci all´"originale" di cui è in uscita questo libro, che è una (corposa, parliamo di circa 560 pagine) raccolta di suoi articoli, saggi, abbozzi di sceneggiature, ritratti di personaggi e così via.
Per i detrattori, l´effetto potrebbe essere il pout-pourri senza troppo costrutto, per i fan (o comunque per chi si accosti senza pregiudizi) la possibilità sia di ritrovare quello sguardo, quella capacità di indagine, quella voce particolari, e anche di vedere uno scrittore "in fieri" (la produzione abbraccia praticamente tutta la vita letteraria di Carrère, crisi scrittorie e umane comprese).
Credo che se ne parlerà parecchio anche da noi.

Chiudiamo qui con i libri per Gennaio e Febbraio, ma ci rivedremo presto (non è una minaccia) per i prossimi mesi.

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