LINDBERG. GRONDAHL. KHEMIRI
Proseguiamo con le anticipazioni, questa volta tre dall´area scandinava, a me particolarmente cara sia per quanto concerne i libri "letterari" che per il cosiddetto Giallosvezia. Uno dei titoli viene proprio da quest´ultimo settore e secondo me è giusto "per appassionati", il filone si sta pian piano esaurendo e questo potrebbe essere uno degli ultimi rigurgiti.
Gli altri due libri sono invece tra i miei più attesi in assoluto per questo inizio di anno.
Hanna Lindberg - Stockholm Confidential (Longanesi) - in uscita a Gennaio
Lei è bionda, carina, giornalista, il titolo è ellroyano (ed è cosi anche in originale, dove anzi il nome della città era contratto in STHLM, questo per sollevare da ogni sospetto di furberia l´editore italiano), la protagonista è giornalista come lei, una giornalista giovane ex-rampante ma ora in crisi, la storia si svolge nel jet-set di Stoccolma, la Stoccolma "Bella e ricca" (oh, e vi assicuro che in quanto presenza di snob, biondine ben vestite, nuovi ricchi con le scarpe a punte la capitale svedese non è seconda a Milano o Monaco), la prima vittima è una modella. Potrebbe addirittura sembrare una versione al femminile dei gialli (molto ellroyani, in effetti) del brillante e giovane avvocato Jens Lapidus, di cui parlo nel mio Speciale giallo svedese.
Chiaro che prima gli editori svedesi poi quelli europei si sono buttati sul caso letterario.
Cosa e quanto valga non so dirlo, il filone è in netta decadenza, anche i residui grandi nomi (Persson, Dahl) mi paiono in scadimento di forma, certo a questo ho guardato dentro e pare avere un bel piglio, poi io a certe ambientazioni non so resistere. Per appassionati del genere, insomma.
Jens C. Grondahl - Spesso sono felice (Feltrinelli) - in uscita a Gennaio
Come dicevo qualche giorno fa a parte Iperborea non sempre gli editori italiani hanno mano felice a "trattare" gli autori scandinavi.
Non fa eccezione il danese Grondahl, ci aveva provato Einaudi con Silenzio in ottobre nel 2003 e Marsilio nel 2010 con Quattro giorni di marzo, secondo me un gioiellino, un libro femminile scritto da un uomo, una sorta di Va dove di porta il cuore ma scandinavo e più avvincente. Ambedue i libri però paiono non aver toccato il cuore del lettore e fino al 2017 non si è pubblicato più niente (compreso un tentativo abortito di Scritturapura).
Insomma un autore di cui mi è rimasta nostalgia, e mi rallegro che ora esca questo pur agile romanzo (poco più di cento pagine), l´ultimo dell´autore, dove protagonista è pure una donna, la settantenne Ellinor e anche qui - come in Quattro giorni di marzo - ritornano i temi del peso del passato e della memoria, in più qui viene usato esplicitamente l´espediente epistolare (Ellinor scrive alla sua migliora amica), mentre in Quattro giorni il dialogo era con il lettore, con un architettura che poteva ricordare il romanzo epistolare, ma senza strettamente esserlo.
Lo attendo con una certa trepidazione.
Jonas H. Khemiri - Tutto quello che non ricordo (Iperborea) - in uscita a Gennaio
Qui invece siamo proprio in territorio Iperborea, Khemiri è un classe 1978, meticcio (padre tunisino, madre svedese), ha esordito giovane, e vale un po´come shooting star della letteratura del suo paese.
Da noi era uscito nel 2009 Una tigre molto speciale (per Guanda) senza grande successo o risonanza.
Questo suo romanzo arriva da noi con un forte endorsement di Joyce C. Oates ("uno dei miei romanzi preferiti del 2016") e la storia è di quelle evocative, la morte drammatica di Samuel in un incidente
d´auto, e di uno scrittore fallito che cerca - attraverso una polifonia di voci e testimonianze - di ricostruirne la vita. Un espediente abbastanza tipico, ma che pare aver convinto critici e pubblico, laddove i primi sottolineano un mix irresistibile di elementi di deception quasi da thriller, romanzo sulla memoria e sulla fallacia della stessa, romanzo corale, indagine sociale, linguaggio elettrico.
Conoscendo poi la ricerca della qualità dell´editore milanese, sono molto curioso.
Qui si chiude la parte svedese, avremo ancora tre puntate dedicate a Gennaio e Febbraio, su altre aree geografiche (non mancherà l´Italia), quindi state collegati.
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