IL GRANDE ROMANZO INVIDIOSO
Era il 1996. Su un paginone intero della Repubblica, sezione cultura, intercetto un articolo che parla di Martin Amis, e del suo romanzo L´informazione, uscito un anno prima in Inghilterra e in via di pubblicazione in Italia.
L´articolo attrae (anche) perché parla di qualcosa di impensabile per il panorama letterario italiano, ovvero un anticipo milionario e una conseguente polemica direi di costume, cosa da noi normalmente riservata a star televisive e politici (se si eccettua qualche tentativo scandalistico di Aldo Busi e l´odio immotivato attiratosi addosso dalla Tamaro dopo il successo di Va dove ti porta il cuore).
Amis l´aveva fatta grossa, aveva lasciato la sua agente storia Pat Cavanagh - moglie del suo storico amico (e da quel momento nemico) Julian Barnes - per accasarsi con Andrew "Lo sciacallo" Wylie, aveva lasciato l´editore storico (Jonathan Cape) per la Harper Collins (o meglio per una sua divisione), poco prima aveva aveva lasciato la moglie Antonia Philipps in favore della migliore amica di quest´ultima, Isabel Fonseca (a suo favore dico che stanno ancora insieme) e pianificava con i soldi dell´anticipo da 500.000 sterline di rifarsi la dentatura tramite una serie di costose operazioni.
Ovviamente un anticipo da 500.000 sterline per un libro di Amis è insensato, le sue vendite sono di decine e non di centinaia di migliaia di copie ma si sa, le vendite non sono tutto, certi autori "fanno catalogo", nutrono di prestigio la collana nella quale escono, poco importa che quei soldi non vengano mai recuperati.
Ma Amis l´aveva fatta ancora piú grossa: aveva scritto un grande libro sull´amicizia virile, sul peso dell´invidia nella vita, e su come esemplarmente una vita possa essere rubata e sottratta.
La storia del talentuoso ma sfigato Richard Tull e del fatuo ma baciato dal successo Gwyn Barry si ferma prima, molto prima, davvero prima dell´autoreferenzialità che ci possiamo immaginare da una vicenda di scrittori e di invidia messa in scena da uno scrittore invidiato e in procinto di rubare (o influenzare) molte altre vite.
In effetti è un libro commovente (basta l´incipit) e corrosivo, triste ed euforico allo stesso tempo (direi un´euforia che deriva dal talento di Amis per la lingua) e anche terribilmente divertente*.
Ecco, Amis ha scritto cose più ambiziose a livello di contenuti e "standing" (per esempio La casa degli incontri e La Zona d´interesse) ma L´Informazione è secondo me il suo romanzo più appassionante, versatile, compatto, umano, scritto meglio.
Inutile cercare vere corrispondenze tra Tull e Barry e la coppia Barnes/Amis, lo scrittore stesso ha detto di essersi ritratto in ambedue i personaggi, ma appunto la storia è universale, al di là delle godibili pagine sulla vita e sulle vite degli scrittori di successo, sono proprio invidia, cattiveria, e umana fragilità i veri temi di questo libro. E di come a volte non esista un finale lieto, o una buona inaspettata notizia, o anche semplicemente una felice parentesi dove la notizia potrebbe essere contenuta, a riscattare una vita indirizzata verso l´insignificanza e la sconfitta.
Lezione importante, che è stata per il sottoscritto un´influenza diretta e mediata sia dal punto di vista umano, che sui temi di cui scrivo volentieri.
In generale, se non amate questo lasciate perdere: vuol dire che Amis non fa per voi.
*Esempiuccio, i figli di Richard guardano alla TV un cartone animato di Robot.
"Sinistror, prepare to meet your doom. Do not think that Horrortroid´s cohorts can avail you now"
Richard said "Who christens these carachters? How did Horrortroid´s parents know he was going to be horrible? How did Sinistor´s parents know Sinistor was going to be sinister?"
Che poi è anche il tipo di umorismo che si trova nella scena iniziale di Esperienza, quando Amis padre impreca contro Sarah Connor di Terminator - Have an hair cut...have an hair cut...
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Informazioni sul libro
Martin Amis - L´Informazione
Ed. Einaudi 1996
Traduzione di Gaspare Bona
439 Pg.Attualmente in commercio
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