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LIBRI E RECENSIONI. MARTIN POLLACK - PAESAGGI CONTAMINATI

UNA NUOVA MAPPA DELLA MEMORIA


Paesaggi contaminati


La preziosa collana Reportage dell´editore Keller si sta affermando come una riuscita collezione di "Libri della memoria"; vi avevo parlato poco tempo fa de La frontiera dei cani di Marie-Luise Scherer, una denuncia-rimembranza dell´assurditá del Muro che divideva le Germania, attraverso le storie "animali" di chi quel Muro doveva contribuire a proteggerlo.

Ora vi ragguaglio su Paesaggi contaminati del giornalista e scrittore austriaco Martin Pollack. La sua è una ricerca nelle tragedie dimenticate della storia recente europea, laddove i paesaggi (spesso idilliaci) del titolo nascondono fosse comuni, foibe, sepolture di massa, esecuzioni sommarie.

Quello di Pollack è di fatto un saggio screziato di autobiografia (sia il nonno che il padre di Pollack erano nazisti e antisemiti convinti) e condotto con scrittura precisa e tono (positivamente) documentario. La tesi è che si debbano restituire volti e nomi a queste vittime ammassate, coperte di terra e (letteralmente, metaforicamente) rimosse. Che non si debba cedere alla tentazione di ammirare i paesaggi così come sono: boschi, prati, montagne, coltivazioni apparentemente innocenti ma occorra cercare, scavare, perché solo nella precisa ricerca - nel ricreare un´identitá per queste migliaia di morti (dare nomi e cognomi) - sta il possibile riscatto o il (ri)compimento di un´umanitá mancata o mancante.

Il libro si legge velocemente, racchiude storie importanti e qualche volta toccanti e credo sia la sintesi di una ricerca che per l´autore è probabilmente il Lebenswerk, l´opera di una vita: creare una geografia, una mappa infinita, che lo aiuti (che ci aiuti) a non dimenticare mai. Consigliato.

Commenti

  1. Molto interessante. Lo cercherò, oltre all'argomento sono da sempre amante dei racconti e di belli ce ne sono a giro ben pochi! Grazie

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