LA POLITICA DEI COGNOMI STRANI
Allora, dopo una certa pausa derivante dal fatto che avevo sparato molte cartucce tra la fine del 2015 e il nuovo anno, ritorno con alcune anticipazioni di quelle che mi rendono orgoglioso, di quelle coi cognomi strani, di quelle delle quali i miei lettori riterranno si trattino di crasse invenzioni.
Comunque:
1) Cartuccia in tedesco si dice Patrone
2) Crasso è un gran bell´aggettivo
Sparo subito la mia cartuccia migliore.
Ecco dico Mariana Gaponenko e il libro si intitola La misteriosa scomparsa del piccione viaggiatore, uscirà per Elliot.
Lei è una scrittrice ucraina naturalizzata tedesca, dalla descrizione il libro sembra una fantasia mitteleuropea tra Kusturica e Hotel Budapest, con questa figura di zoologo novanteseienne che - sentendo vicina l´orrida mietitrice - vola a Vienna per un´ultima vacanza gloriosa e li incontra personaggi surreali e magici, in grado di dare senso (?) a una vita che sta per non essere più vita. Sono fortemente curioso.
Continuo in mitteleuropa con uno scrittore ungherese, si chiama Szilárd Borbely, è di origine ebrea, nato nel 1963, morto suicida nel 2014, in patria paragonato a scrittori sommi come Kertesz o la Kristof, esce per Marsilio con I senza terra, una storia ambientata in campagna e autobiografica, dodici anni dopo la rivoluzione del ´56, in una famiglia ebrea dove è vietato parlare di olocausto, protagonista è un bimbo di 11 anni che si rifugia nella fascinazione per i numeri primi, per fuggire da tanta solitudine, tanta claustrofobia.
Vista anche la biografia dello scrittore, probabilmente una storia che provava a esorcizzare un dramma personale, sullo sfondo (come si dice sempre) di un dramma collettivo, anzi di due (la seconda guerra mondiale, la storia dell´Ungheria e delle sue ri- e- voluzioni)
Un terzo cognome complesso è quello di Julio Llamazares, scrittore e poeta spagnolo dalle atmosfere sognanti, il suo Le lacrime di San Lorenzo per Codice (belle edizioni, peraltro) si è conquistato qualche bella recensione, ora sta per uscire - per lo stesso editore - l´ultimo romanzo Diverse forme di vedere l´acqua, è di nuovo un romanzo dominato dai ricordi, una famiglia riunita dalla morte del nonno-capostipite, sullo sfondo di uno scenario rurale, terreno, con una lingua che la stampa spagnola descrive come poetica-immaginifica.
Finisco qui per limitarmi a editori indipendenti, eppure ho ancora cose curiose da comunicare e l´anno è tutto sommato appena iniziato...stay tuned.
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