Passa ai contenuti principali

VOLEVO ESSERE NICK HORNBY. GLI ACQUISTI E LE LETTURE DEL MESE.

NUOVI ORDINI E LIBRI SATELLITE







Libri ordinati a Febbraio
Il primo ordine del 2016 é partito (va bene, sarebbe il secondo, ma il primo non lo conto perché era con un buono Amazon).

Contiene una varietà di libri, alcuni vengono da lontano, altri sono quegli impulsi che si aggiungono, e altrettanto di impulso ne sono stati cancellati altri che qui non starò a citare (anche perché a volte li dimentico).

Charlie non fa Surf di Giuseppe Catanzaro era per me un richiamo già a causa del titolo baustelliano. Sembra una storia di formazione / precariato e indie-gioventù che é chiaramente nelle mie corde anche per confrontarlo col mio "Tom Petty" cioè per capire cosa muove il cuore o la penna di chi parte da premesse simili - anche se i protagonisti di questo romanzo sono sensibilmente più giovani dei vari Marco e Giulio del mio romanzo.

Chi di noi di Mario Benedetti risponde a una mia chiara tendenza accumulatoria, per cui mi munisco di svariati libri di un autore senza averlo ancora letto. Dello scrittore uruguaiano avevo preso lo scorso anno La Tregua, breve romanzo con cui é stato riscoperto e apprezzato qui in Italia.
Questo "Chi di noi" é l´esordio di Benedetti, la storia di un triangolo amoroso raccontata in maniera vagamente postmoderna attraverso tre differenti punti di vista.

Su Finché dura la colpa di Crocifisso Dentello ho a lungo esitato. Il libro e Dentello sono piccoli ma rilevanti fenomeni social per come l´autore si é mosso su Facebook - la storia del romanzo rifiutato da tutti e dell´ambizione inesausta di pubblicare.
Alla fine é uscito e ha ricevuto diversi (e importanti) consensi critici. Il motivo per cui ho esitato é che tendo a diffidare di storie dove un personaggio in qualche modo frustrato e che si sente "altro" rispetto a un mondo circostante (avvertito come) edonistico-volgare si contrappone a quest´ultimo sottolineando (esplicitamente o meno) la propria aspirazione culturale-libresca, in una vita fatta di romanzo e letteratura e sentimenti di esclusione.
É un tipo di storia che mi pare già sfruttata e possibilmente fine a se stessa, oltre che a rischio "guardarsi l´ombelico". Ma che voglio leggere nella versione di Dentello.Senza prevenzioni, ovviamente.

Monte Carlo di Peter Terrin é un piccolo e curioso libro Iperborea, Curioso perché lo scrittore rappresenta una minoranza (autore belga di lingua olandese) e perché la storia - ambientata proprio durante un Gran Prix nel 1968 - ha apparenze decisamente vintage, ma una scrittura pare espressionistica e una visione pessimista sui destini dell´uomo e sul classico "sic transit gloria mundi".

Su Paesaggi Contaminati di Martin Pollack dico solo 4 cose. Autore di lingua tedesca. Editore Keller. Autofiction. Orrori della storia europea. Ok, sono 4 cose ognuna consistente di più parole, ma tant´é.

Posizione orizzontale di Dmitrjj Danilov é libro che anticipai nel lontano 2014, disperavo ormai che uscisse, invece eccolo finalmente in commercio per il piccolo editore CartaCanta.
In Russia ha suscitato scalpore per lo stile: si tratta della descrizione di un anno di vita di un uomo molto qualunque, riportato praticamente senza alcuna concessione all´emotivitá, con un linguaggio tra il medico, il cronachistico e l´entomologico.
Ora, il libro é lungo 320 pagine e non so quanto possa "tenere" se giocato con uno stile del genere. Io mi "sacrifico", a voi consiglio di sfogliarlo (o di attendermi), prima di decidere.


Finisco con Soli Eravamo e altre storie di Fabrizio Coscia,opera atipica, tra saggio e "libro di libri"; che probabilmente mi sarebbe sfuggito se l´amica/blogger Elisa Gelsomino (qui il suo Blog) non me l´avesse "fatto vivere" con una bella videorecensione.

Libri letti a Febbraio
Eh sì, leggo più libri contemporaneamente, ma lo fa anche Nick Hornby. D´altra parte ogni libro ha un suo percorso, un suo momento, a volte divido tra libri "centrali" e libri "satellite", a volte tra le diverse fasi della giornata.

Ecco, ho appena finito Santo Mostro di Gurganus, trovate qui sotto nel Blog la recensione, son contento di aver finalmente "scoperto" (per me) questo scrittore, mi riservo altre letture per decidere se sia un grande assoluto o uno dei (non pochi, per fortuna) che si ferma un attimo prima della grandezza.

Finito questo, ho iniziato Memoriali sul caso Schumann di Filippo Tuena. Finora lettura avvincente quanto "manierata", un po´alla Mari. Tuena si produce in una "mimesi", mi pare finora sui toni del racconto gotico del mistero / horror /spiritismo alla Hoffmann. La figura del musicista e le sue vicende sono particolarmente letterarie e si prestano a questo tipo di operazione, Tuena é filologico e ben documentato, vedremo a fine lettura cosa rimarrà in cuore e cervello.

Sto facendo una fatica boia con il tanto lodato Magris de Non luogo a procedere. Dico la verità (sapendo che qualcuno penserá, magari a ragione "É un problema tuo"):  mi pare che prevalgano il nozionismo, quindi per il "me lettore" la noia. Non voglio chiaramente mettere in discussione la statura intellettuale e culturale di Magris, ma a me non pare un romanziere a meno che per romanzo non si intenda accumulare fatti, storie, dar sfoggio di cultura, cercare la frase barocca a effetto e dimenticarsi crassamente dei personaggi e di qualsiasi forma di empatia.

Un classico libro satellite é l´ameno Scritti apolidi dello scrittore peruviano Julio Ribeyro, una raccolta di frammenti, riflessioni, aforismi, che si presta a una lettura appunto spezzettata e non continua, e che a volte spicca per profondità e capacità di sintesi.

Last but not least il mio libro attuale sul Kobo, Fallire. Storia di fantasmi di Beppe Sebaste autore che ha avuto i suoi picchi di carriera (candidatura allo Strega compresa) e che - in polemica con 
l´editoria tradizionale - ha deciso di autopubblicarsi su Amazon questa storia in qualche modo informe e destrutturata, tra auto-fiction, invettiva, inserti onirici, opera di un autore evidentemente bisognoso di confessione, di essere indulgente con se stesso - e che comunque ha saputo produrre 
un´opera affascinante (in maniera imperfetta e contraddittoria) e di cui parlerò.

Spero di aver dato qualche spunto e di aver trasmesso anche in parte minima quanto amo i libri e la lettura. Per momenti più ordinati e meno personali ci saranno le varie anticipazioni e recensioni. Stav tuned insomma (oppure "ciao, alla prossima").

Commenti