DREAM(y) POP
Per fan di: Slowdive, Teenage Fanclub, dream-pop, shoegaze, Clientele
Altri riferimenti: Galaxie 500, Super Furry Animals
Chi: leader del gruppo é Matthew Simms che suonó per un periodo con i Wire
Gruppo che tiene fede sia al proprio nome (le canzoni abbracciano con riverberi, orchestrazioni atmosferiche, tinte lisergiche) e disco che non é da meno (la maggior parte delle canzoni é down-tempo, con una - Sonnolence - che pure giustifica pienamente il titolo).
It hugs back sanno scrivere melodie soffici, sanno ricoprirle di distorsioni, arpeggi, code, voci doppiate, amabili coretti e non si accontentano di una generica amabilità e orecchiabilità indie-pop, anche i ritornelli più riusciti vengono sempre in qualche modo distorti o dilatati o sommersi dal mood psichedelico.
Goodbye: ugge Slowdive, psichedelia gentile, dilatazioni quasi Stone Roses
Happy Birthday: reminescenze surf e My Bloody Valentine più morbidi, distorsioni chitarristiche, voce che sparisce nella strumentazione e nel feedback
Endless Drive: uno degli uptempo del disco, arpeggio molto Clientele, melodia delicata, ripetuti dialoghi tra le chitarre, ci si apre poi in un ritornello più tipicamente pop con coretti di matrice Beach Boys (e quindi Teenage Fanclub)
Sonnolence: andamento indolente, melodia sussurrata e appena accennata, persa in chitarre e flauti lontani che abbracciano il tema principale
Reprise: solo un riempitivo di tastiere atmosferiche
Everything´s Ok: nuovamente uptempo e con un inizio serenamente indie-pop, la voce segue la falsariga delle altre canzoni facendosi doppiare alla maniera degli Slowdive o come dei Mojave3 meno folk e acustici
Anyway: struttura
simile alle altre canzoni, melodia intimista, atmosfera costruita dai
rallentamenti e dai cori alla fine della strofa, i riverberi ampliano lo spettro
della canzone
Still Here: ambizione psichedelica da nove minuti e mezzo, andamento saltellante e maggiormente wave/Motorik (appunto i Wire), bella apertura nel ritornello, ma la Band non accetta di essere "solo" melodica, tutto deve risolversi nell´atmosfera complessiva, giochi di chitarre e finale superdilatato con sparuti coretti pa-pa-pa
Shadows: inizio aperto, cambi di ritmo, chitarra e
tastiere/piano, melodia a uno e poi due voci, accelerazione su ritornello (di
nuovo in stile Teenage Fanclub), maestria nell´usare i cori e le doppie voci, una tra le
melodie più forti del disco, ottimo gioco di ripetizioni nell´arpeggio
principale, finale sui toni del maestoso epico ma senza rinunciare a ricchezza
sinfonica psichedelica
Voto (max. 5 stelle):
Punto di forza: la coerenza nel costruire un disco di atmosfera, rimanendo fedeli a una volontà altamente psichedelica e dreamy/mellow
Punto di debolezza: una certa - accettabile - ripetitività di due schemi principali (quello della canzone lenta e quello della canzone veloce)
Canzone da cui partire per farsi un´idea: Shadows
Anzitutto, Marco, grazie davvero: ok i libri, ma anche la musica.. e poi hai esaudito una mia richiesta/desiderio. Formato ottimo, c'è tutto quel che serve.. «per farsi un'idea». Non conosco il gruppo: vado ad ascoltarlo, ovviamente (sì, è vero, il genere non è proprio uno dei miei, ma siamo aperti, no? Consentimi solo un'amichevole (c'è bisogno di dirlo?) osservazione nel merito: Galaxie 500, Teenage Fanclub e Slowdive sono ben diversi tra loro, sicchè indicarli tutti confonde un po' le idee.. Ma queste sono bszzecole. Grazie ancora, amico: che non sia l'ultima, per favore, ne abbiamo (oddio. ne ho) bisogno!
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