PASSAGGI DI LIVELLO
Questo é il primo romanzo di Ben Lerner, scrittore che poi ho ritrovato cresciutissimo con Nel mondo a venire.
Qualcosa si intuiva anche da questo Un uomo di passaggio che dopotutto - come spiega l´autore stesso nel romanzo successivo - pur non avendo venduto molto ha attirato le attenzioni di critica ed editori.
A dire il vero a metà libro ero perplesso fino a temere la proverbiale "sola". D´altra parte già nelle note di copertina si parla di un personaggio che fa di tutto per essere detestabile.
Eppure.
Eppure.
A un certo punto - superate pagine di elucubrazioni (pseudo?) poetico-filosofiche - lo scrittore decide di far presa sulla realtà e il tutto acquista finalmente un senso: credo si parli di depressione, adolescenza, e soprattutto del rapporto dell´uomo (piccolo, miserabile e perso nelle proprie umane preoccupazioni) con la storia (o la cronaca?). e allora anche l´immaturitá (nonché la confusione, la dipendenza e la disonestà) del personaggio che dice io acquistano un significato, specie se viste nel confronto con gli altri caratteri del libro, fin troppo pieni di sé e convinti di essere nel giusto.
Ai tempi (ho letto questo libro prima de Nel mondo a venire) parlavo di uno scrittore interessanti ma di elogi troppo sperticati (in particolare quelli di Franzen nel retrocopertina), mi pare invece che Lerner si stia evolvendo proprio nella direzione giusta, quello di diventare uno importante.
Commenti
Posta un commento