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999. LA SFIDA DI EDIZIONIDIATLANTIDE. INTERVISTA A SIMONE CALTABELLOTA

INDIPENDENTI E VISIONARI


Recensireilmondo





Nell´anno di Mondazzoli…! Facile sarebbe, iniziare così: facile e trito.

Penso si possa parlare di una nuova iniziativa come quella di Atlantide (o per esteso Edizioni di Atlantide) senza riferirla troppo alle altre vicende editoriali del nostro paese, e provo a spiegare perché (fondamentalmente perché ci si riferisce da sola)

Questa nuova casa editrice nasce dall´esperienza di Simone Caltabellota (ex-Fazi), Gianni Miraglia (scrittore, ex-pubblicitario), Flavia Piccinni (scrittrice e giornalista dalle multiformi esperienze) e vede Francesco Pedicini (ex-Fazi, ex-Fanucci) come Direttore Commerciale.

Atlantide si propone di pubblicare solo 10 titoli all´anno, ognuno in tiratura limitata e numerata di 999 copie. I libri saranno venduti solo tramite abbonamento o in alcune librerie indipendenti selezionate (troverete la funzione di ricerca sul sito Internet).  Niente Amazon, niente librerie di catena.

Va da sé che anche senza forzare sul confronto con la grande editoria malefica e vorace siamo davanti a un´iniziativa volutamente di nicchia, di qualità, allo stesso portata avanti da persone esperte del mondo editoriale, anche quello abituato a confrontarsi con le tirature da migliaia di copie e le vendite da centinaia di migliaia; viste le prime proposte in catalogo (Ritratto di Jennie di Robert Nathan, considerato uno dei capolavori dimenticati della letteratura americana del novecento, libro di grande fascinazione, poi il saggio filosofi antichi di Adriano Tilgher, e ancora il graphic novel anni ´40 Tomaso di Vittorio Accornero) mi sono ulteriormente incuriosito, da qui la voglia di fare qualche domanda a Caltabellota sull´iniziativa, sul suo futuro, sui piani editoriali.

Una prima cosa che mi incuriosisce (anche se la domanda é retorica) è se oltre la passione e la conoscenza dell´editoria vi sia dietro un ragionamento economico/editoriale, insomma se avete calcolato che la cosa reggerà e si autofinanzierà. Chiaramente la risposta deve essere sì, altrimenti non lo fareste, ma mi interessava il tipo di ragionamento che c´è dietro.

R: Chi ha a che fare con i libri (in qualità di editore, autore, libraio) sa bene che l’attuale sistema editoriale è alla sua fine, anzi probabilmente è già finito. Questo non significa però che sia finito il libro in quanto tale.
E’ da questa constatazione che nasce l’idea di Atlantide. E dalla scommessa di riuscire ad arrivare a un certo tipo di lettore, un lettore curioso, libero, che quando entra in un megastore di libri non vede l’ora di uscire perché quasi tutti i libri gli sembrano tutti uguali (e per lo più infatti sono uguali).
Atlantide nasce esattamente per questo lettore.

In particolare a Simone dopo esperienze importanti con Fazi cosa ti ha spinto a questo passo. Un particolare evento, una delusione o divergenza d´opinioni con le aziende con cui hai lavorato finora, la voglia di mettere in gioco le tue idee direttamente (o più direttamente)

R: In realtà dopo aver lasciato Fazi Editore ho continuato, sia pure da posizione più defilata, a collaborare con alcune case editrici, in particolare con Elliot, le cui scelte editoriali continuo ad apprezzare. Dopo tanti anni passati a leggere di tutto, manoscritti, libri dimenticati, esordienti, e lavorare con gli autori, avevo però soprattutto voglia di scrivere di qualcosa al quale in un certo momento della mia vita era diventato importante dare una forma.
Così, quando ho scritto l’ultima parola di Un amore degli Anni Venti, il mio terzo libro da autore, mi sono reso conto di essere pronto a dare corpo a una visione di casa editrice che stavo concependo da qualche tempo.
La fortuna ha voluto che in quel momento ci fossero accanto a me alcuni amici scrittori e professionisti dell’editoria, in particolar modo Flavia Piccinni, Gianni Miraglia e Francesco Pedicini: con loro abbiamo iniziato a parlare di Atlantide, all’inizio quasi per gioco, poi man mano più concretamente, discutendo di possibili autori e titoli da pubblicare. Quando è nato il logo abbiamo capito che era nata anche la casa editrice.

Più in particolare sulla casa editrice, perché la scelta delle 999 copie e come selezionate le librerie indipendenti dove essere presenti?

R: Il modello è chiaramente la tiratura limitata del disco in vinile. Quanto alla scelta di fare 999 copie, volevamo che ogni copia fosse unica. Quando con Francesco abbiamo trascorso due giorni in tipografia a numerare progressivamente i libri appena stampati, mi sono reso conto che davvero così facendo ogni copia diveniva unica.
Improvvisamente era come se acquistasse qualcosa di speciale, che la rendeva differente da ogni altra.
Il contrario, cioè, di quanto avviene per il 99% dei libri stampati in Italia oggi.

Ho visto i primi 3 titoli, interessanti, mi ha fatto venir voglia di avere qualche ulteriore anticipazione sui prossimi titoli e in generale sulla linea editoriale

R: I prossimi titoli, in uscita a fine febbraio, saranno Fiori fantasma di Ronald Fraser, un romanzo mistico-erotico degli anni Venti inglesi, finora mai tradotto in italiano, un libro in cui la protagonista, una giovane botanica, rifiuta i modelli della società maschile in cui vive e si innamora di un fiore, il quale una notte assume le sembianze di un uomo che arriva da un altro tempo; e quello che secondo me è uno dei testi più importanti del Novecento europeo, L’Outsider, di Colin Wilson, che legge la figura dell’outsider come centro e motore della letteratura (e non solo della letteratura) contemporanea, da Dostoevskij e Nietzsche fino a Kafka, Hesse e Camus. Un libro splendido, opera di uno dei più grandi irregolari del nostro tempo.

Vi orienterete soprattutto su libri "fuori diritti" o pubblicherete anche contemporanea? farete lavoro di ricerca per esempio su esordienti italiani?

R: Tranne Filosofi Antichi di Adriano Tilgher, misconosciuto pensatore del primo Novecento italiano, tutti gli altri libri in realtà sono sotto diritti, semplicemente per vari motivi sono stati dimenticati o completamente trascurati dall’editoria del nostro paese. Per ciò che riguarda il lavoro sugli esordienti, per il momento è ancora presto. Comunque pubblicheremo pochissimi autori strettamente “contemporanei”, la mia speranza è di trovare autori in ogni caso fuori dal proprio tempo, non legati a mode o stili di oggi, né a livello stilistico né di pensiero.


Ho visto che pubblicherete - non a tiratura limitata - il romanzo di una stupenda irregolare come Nada. Qualche cenno e anticipazione?

R: Leonida, il nuovo romanzo di Nada, uscirà verso fine aprile. E’ la storia di una solitudine e di una scoperta, un romanzo fortemente spirituale e al tempo stesso assolutamente emozionante. Nada è tra le poche vere artiste del panorama italiano veramente libere, e questo romanzo la mostra in tutto il suo coraggio. Siamo felici e orgogliosi che abbia scelto Atlantide.

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