UN´ALTRA SCOMPARSA
Strane storie editoriali; due scrittori che di cognome fanno Johnston, due libri usciti da noi quest´anno, tutte e due storie di scomparsa di adolescenti.
Di Bret A.Johnston e del suo Ricordami così ho parlato qui libro ben costruito, con sprazzi originali e una scrittura suggestiva, ma non completamente convincente a causa di un finale che ho avvertito come troppo "buonista".
Questo romanzo di Tim Johnston si intitola direttamente Scomparsa ed é secondo me superiore a Ricordami così, anche se ha fatto parlar meno di sé.
I romanzi hanno diversi punti in comune: una scrittura lirica e allo stesso tempo precisa, incisiva, una mano felice (tipica di certa letteratura americana di diretta derivazione dalle scuole di creative writing*) nella costruzione dei personaggi e nelle ambientazioni, un mix fondamentalmente riuscito di "romanzo-romanzo" e thriller, per cui opere che non rimangono racchiuse negli ambiti del "genere" e si propongono di sondare in primis le reazioni psicologiche e le conseguenze sulla vita di chi vede un proprio figlio o fratello scomparso, rapito, forse per sempre.
Rispetto all´altro libro, questo Scomparsa mi pare più diretto e ruspante, c´é una maniera di affrontare la storia di formazione (il fratello della ragazza scomparsa e la sua non facile crescita) secondo me Kinghiana, c´é un particolare rapporto con la natura e con la sua descrizione, montagne, venti, prati, piante, animali che diventano (presi insieme) un vero e proprio ulteriore personaggio del romanzo.
Mi pare che il pregio di questo libro - se comparato con quello di Bret A.Johnston - sia di tenere fino alla fine, tener alta la tensione "thriller", non aver fretta nel sciogliere i nodi della trama, ma anche di affrettare troppo le conclusioni del lavoro di approfondimento psicologico svolto fin lì. Va bene il lieto fine, o il finale meno lieto (non voglio spoiler), quello che non andrebbe bene é il finale affrettato, (troppo) cinematografico.
Questo Johnston mi pare abbia un tocco particolarmente felice in certi personaggi di frontiera, cow-boy imperfetti ma affascinanti di una contemporaneità che - nei dintorni del Colorado, dove si può sparire senza mai essere ritrovati, semplicemente così, tra i monti e nella neve accecante, dove i cellulari non prendono - può ancora essere selvaggia.
*Attenzione però agli eccessi di "romanzo perfetto da scuola di scrittura creativa", il rischio é di creare alla lunga una certa omologazione
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