SENZA SOTTOTITOLO
Abbassa gli occhi e gli dice – È sempre molto
strano.
Non dovrebbe abbassare gli occhi, è da lui che
ce lo si può aspettare. Lui si svolge in un accenno di abbraccio. Non dovrebbe
abbassare gli occhi, ma l´effetto è pieno di grazia. Se non fossero le 10 di
mattina, si potrebbe dire “sexy”, ma cosa è veramente sexy a quell´ora, coi
rumori della città che percuotono i timpani e gli impenitenti fumatori che
occupano l´aria?
Vedersi è sempre molto strano, ma lo sarebbe
di più se veramente fossero successe le cose che lui aveva scritto, o perlomeno
immaginato. Così si sente una persona corretta, e la cosa lo aiuta. Non lo
aiuta il pensiero al volo del primo pomeriggio e agli impegni dei prossimi
giorni, ma quello ha poco a che fare con lei.
I discorsi che si fanno son differenti da
quelli che si hanno in testa.
Lui dice – ora possiamo scambiarci i regali?
Ma lei risponde – io a dire il vero non ho niente per te. Lui gode dei suoi
modi raffinatamente ironici.
Ma lui potrebbe anche (al momento! Al
momento!) radunare l´ancora sparuta clientela della libreria dove sono entrati,
farli sedere e convocare subito una conferenza sul tema “Perché il fatto di
essere attratti da altre donne non significa automaticamente che il tuo
matrimonio sia in crisi”. Non è un tema su cui si senta particolarmente
preparato. È preparato su finanza e mercati, ma la gente non vuole sapere
veramente, al limite quando pare che tutto stia finendo ti chiamano per sapere
come spostare i soldi in Svizzera o in Germania (sono ignari, l´ultimo vero
paradiso fiscale europeo è il Liechtenstein ma anche li arriveranno le autorità
– Vaduz è una città freddina e piuttosto noiosa, affaccia sul Reno ancora
stretto, quasi appena nato in quel tratto, prima di entrare in Germania e
trasformarsi in Vater Rhein).
Oppure potevano giocare a “Bello sarebbe che…”
-
Bello sarebbe che…tu ora potessi
farmi una foto (cosi non ti lamenteresti di tutti i miei selfie)
-
Bello sarebbe che…questa giornata
fosse prolungabile
-
Bello sarebbe che…mi fossi
ricordato di portarti quel libro che mi chiedi sempre
C´era questa dinamica per cui sembrava che lei
ogni tanto dovesse riconquistarlo, si sentisse di farlo. Un rapporto ad
elastico, quando l´allontanamento acuito dalla distanza e dall´esuberanza si fa
troppo ampio ecco che – TAC ZAC SGUISH – l´elastico torna indietro e lei lo
rende nuovamente vicino. Tutto molto chiaro, tutto molto innocente (le cose
sono innocenti fino a prova contraria, in questo nostro mondo, ma non esiste
garanzia che continui così).
***
Le foto di cibo sono rosee e hanno tinte
morbide, poi le foto della natura, queste vere e proprie allee con una cornice di platani, e ancora navigli, fiori e
castelli, poi Milano e le foto di altre foto.
Tre sono
i grandi autori che ci hanno spiegato cos’è la fotografia nel corso della
seconda metà del XX secolo: Roland Barthes, Susan Sontag e John Berger.
Barthes, scrittore e semiologo, ha costruito un discorso geniale fondato sulla
semiologia; Sontag, saggista e scrittrice, ha miscelato nei suoi scritti grande
cultura e grande personalità artistica; Berger è stato invece soprattutto
scrittore, mettendo in campo la sua insopprimibile umanità.
C’è
una frase che Geoff Dyer cita nel suo scritto d’introduzione a un libro di Berger, esemplare del
modo di guardare di Berger stesso: “Esiste una forma delicata di empirismo che
si identifica così intimamente con il soggetto da trasformarsi in teoria”.
Detto altrimenti, Berger ha fatto teoria di ogni relazione umana che ha
istituito con persone e immagini, con immagini di persone e con persone in
immagine. Relazione umana vuol dire universalità. Non c’è un solo scritto di
Berger sulla fotografia, o su tutto il resto in generale, che non contenga
questa relazione tra il particolare – l’essere umano come singolarità – e
l’universalità – ogni uomo o donna è un universo.
Ragioniamoci.
Relazione umana – universalitá – ogni uomo o
donna è un universo. Mi pare abbia molto a che fare con questa amicizia, con il
rapporto che loro due hanno, ma anche con il rapporto che ognuno di loro ha con
gli sconosciuti in quella libreria, con gli oggetti, con il concetto stesso di
libreria. Guardarsi dall´esterno contribuisce alla depressione ma può essere
utile per qualche secondo: il se stesso come singolarità in rapporto a un
universo, e noi non sapremo mai come l´universo ci guarda. Lui non sa come lei
lo guarda.
Intanto però lui guarda lei: ha un aspetto
molto curato e una t-shirt del tour di Jovanotti; porta le ballerine e dei
jeans semplici, comodi (crede lui – è il concetto importante “si è presentata
con dei jeans comodi” – il che riporta a sua volta al concetto di innocenza di
questo loro incontro).
***
La scena del luogo nativo prevede spiagge ancora poco
affollate la mattina presto, biciclette, fotografie, barche, odori di mare ed
espresssioni dialettali.
La scena della provincia milanese prevede
quella tendenza all´urlo e alla fretta che sarebbe fin troppo banale e
proverbiale, se non fosse terribilmente vera.
La scena d´amore prevede l´uso di What´s App e
il significato strategico di un cuoricino sotto la foto di Instagram. Non
bisogna farsi illusioni, ma neanche darsi una clava in testa, cavolo! O forse
la mia opionione è alterata dal fatto di avere un debole per lei.
A un certo punto siedono a prendere un caffè,
a lui piace bere l´acqua direttamente dalla bottiglia e glielo fa presente (non
sia mai che venga preso per un villico, un incolto), è gradevole parlare di
libri ma anche di altre cose, ad esempio il suo autismo, la storia dei diversi
profili su Facebook, c´è il sospetto fondato che i Social ci abbiano reso tutti
un po´meno seri di quanto potessero essere i nostri genitori alla stessa età,
te lo immagini nostro padre che si trastulla con profili di Facebook?
Lei gli fa un po´l´impressione di una
ragazzina che era già abbastanza alta (circa il 90% di quanto è ora) a 14 e 15
anni e che poi – come succede in questi casi – si sia poi sviluppata in
adolescente e donna attraente (bella) o bella (attraente) negli anni
successivi, queste sono esperienze importanti perché – a costo di qualche
sofferenza – chiariscono molto bene il ruolo dell´estetica, del formarsi del
corpo e ti forniscono quei due o tre criteri educativi con cui poi cercare di
guardare con serenità l´evoluzione dei tuoi figli (se li hai).
***
Questa scena è molto vera ma il caldo di
Milano si fa più pressante e gli impegni reciproci gli danno ragione,
accondiscendenti. Milano sembra fatta
apposta per questi incontri che devono sciogliersi dopo troppo poco tempo (o
almeno così sembra). Resta il tempo per un bacetto e una nuova parvenza (ombra)
di abbraccio.
A un certo punto lei gli ha detto - Anche tu non mi sembri tanto registrato, o
il significato era quello.
Questi sono appunti, starà al lettore capirne
e carpirne (come diceva la mia collega Morace, lavoravamo a Telepiú, era un
periodo in cui inconsapevolmente facevo credere a ragazze bruttine ma
interessanti di avere una cotta per loro) i rapporti tra singolarità e
universalitá.
Nella foto prevalgono i toni rosa, o due
fratellini che si abbracciano, nel bianco e nero. E questo è (indubitabilmente)
l´universo.
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